Bullismo e cyberbullismo, è stato questo il tema affrontato nell’ambito di un’iniziativa attivata presso l’istituto superiore “Leonardo Da Vinci” di Poggiomarino.

Promosso dalla dirigente scolastica Tiziana Savarese, moderatrice del dibattito, e organizzato dai docenti referenti Giovanni Nunziata Rega e Elena Autorino, l’incontro ha visto la partecipazione di esperti. Tra essi il dottor Francesco Paolo Oreste, autore del testo ”Cyberbullismo, fenomeno ed azioni di contrasto”, che ha evidenziato i rischi della rete per i ragazzi, invitandoli a non inserirvi  dati personali e a non fare amicizia con persone sconosciute.

L’avvocato Clara Niola ha sottolineato invece gli effetti negativi sulle vittime di bullismo e le pene previste per chi commette questi atti vessatori.La dottoressa  Lina De Vito ha citato casi di giovani che hanno subìto angherie da bulli o che hanno saputo reagire con vigore ad essi. Il messaggio trasmesso è stato anche quello di non dare valore a materiale meschino diffuso in rete, a dicerie e pettegolezzi on line, segnalando casi di bullismo e cyberbullismo su siti pubblicizzati ad hoc.

Ma l’obiettivo educativo che è scaturito dal dibattito è stato anche quello di non criminalizzare il bullo, ma a comprenderne le distorte motivazioni che lo spingono a comportarsi con cattiveria e ad amarlo, perché con la gentilezza e l’affetto lo si può riconquistare e fargli capire che deve cambiare in meglio. Il “ Da Vinci” è scuola capofila in questo campo della lotta al bullismo e alla rete hanno partecipato gli istituti scolastici “Ceschelli “ e “ Ammendola- De Amicis” di San Giuseppe Vesuviano, “Falcone” e “DeFilippo” di Poggiomarino, “D’Avino” di Striano e” Giusti” di Terzigno. La parola d’ordine, richiamata nel logo dell’iniziativa, è stata:” Bullo, il nero che stona nell’arcobaleno”, un motto che è stato adottato e fatto proprio dai tanti docenti e studenti che hanno partecipato con entusiasmo ed interesse al dibattito.

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