A cura della Redazione
Le segreterie cittadine dei partiti di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani ci hanno fatto pervenire il testo di un manifesto che sarà affisso prossimamente sulle mura della città. Ne riportiamo di seguito il contenuto. SOLIDARIETA´ A TUTTI NOI Quei quattro colpi di pistola esplosi contro l’ingresso del Comune di Torre Annunziata rappresentano un segnale inequivocabile di non riconoscimento del ruolo e finanche della presenza delle Istituzioni sul nostro territorio da parte di un gruppo sempre più numeroso di “abitanti del luogo” (per essere definiti cittadini c’è bisogno di altre caratteristiche) che pensano ormai di possedere le chiavi della città. Non tollerano il minimo fastidio. Sono arrivati al punto di non mettere neanche più in conto che ogni tanto qualcuno di loro finisca in galera, che di tanto in tanto siano costretti a perdere quella che loro chiamano “una giornata di lavoro” dedita allo spaccio. Chiunque intralci il loro cammino è un nemico da intimidire e chissà cos’altro. L’attacco al portone del Comune è probabilmente un segnale di attacco al nostro primo cittadino, che sta tentando in tutti i modi di richiedere l’intervento dello Stato per far fronte all’emergenza criminalità. E l’intimidazione al nostro Sindaco è una chiara minaccia non solo per la sua persona e per l’intera Amministrazione, ma per l’intera comunità perché egli ci rappresenta. La sera del 16 gennaio sono stati tutti i cittadini onesti di Torre Annunziata a ricevere un grave atto di intimidazione: amministratori, politici, commercianti, disoccupati, associazioni, parrocchie, lavoratrici e lavoratori, tutti. E tutti insieme devono, dobbiamo reagire a questo atto restando uniti e facendo ognuno la propria parte. In seguito all’assurdo omicidio di Veropalumbo abbiamo inviato una lettera alle nostre segreterie nazionali, ai capigruppo di camera e senato e al presidente della commissione parlamentare antimafia per far sì che anch’essi sollecitassero il Ministro Amato a dare delle risposte concrete alla lettera inviatagli dal Sindaco Starita, e riteniamo che tutti i partiti presenti in città, di maggioranza ed opposizione, insieme a tutti i cittadini che volessero partecipare, si debbano recare direttamente a Roma per un presidio presso Palazzo Chigi se, entro una settimana, l’appello disperato che da più parti giunge da questa città non verrà ascoltato. Non è possibile che Torre (come tanti altri paesi del vesuviano) sia sfruttata soltanto come bacino elettorale e poi buttata via subito dopo come un inutile e ingombrante rifiuto. Le segreterie cittadine di Partito della Rifondazione Comunista Partito dei Comunisti Italiani