A cura della Redazione
Pubblichiamo il comunicato diramato dal circolo "Sandro Pertini" di sinistra Ecologia e Libertà inerente alle intimidazioni rivolte al quotidiano Metropolis in seguito alla pubblicazione di un servizio sulle nozze in carcere di Salvatore Belviso, ritenuto affiliato al clan dei D´Alessandro di Castellammare di Stabia. Ciò che è accaduto lo scorso sabato è di una inaudita gravità. Le intimidazioni al quotidiano Metropolis e ai gestori delle edicole di Castellammare di Stabia ci fanno ripiombare in un passato oscuro più recente, che pensavamo ormai alle spalle, e in uno più lontano, in cui nel nostro Paese la libertà di stampa era impedita con la violenza. Ieri gli sgherri del regime, oggi i camorristi, ci ricordano come informare le cittadine e i cittadine sia uno degli antidoti più importanti alla sottocultura criminale e al dilagare del malaffare. Il silenzio è il brodo di coltura della criminalità, dei “colletti bianchi” corrotti, mentre tenere viva l’attenzione della nostra comunità su questioni essenziali come la legalità e la convivenza civile rappresenta uno strumento indispensabile per un reale cambiamento. Tutto ciò rappresenta un campanello d’allarme, la dimostrazione che bisogna mantenere alta la guardia nella lotta alla camorra e non cedere mai alla percezione di un arretramento della criminalità, che seppur avvenuto, non consente di ritenere vinta ancora la battaglia. E’ per questo che le compagne e i compagni di SEL intendono manifestare la loro solidarietà e vicinanza ai giornalisti e a tutti i lavoratori di Metropolis, ringraziandoli per il loro servizio quotidiano all’informazione e incitandoli a continuare a svolgere il loro prezioso lavoro con ancora più convinzione di prima, nell’auspicio che le forze dell’ordine facciano al più presto luce su questo inquietante episodio. Massimo Manna Corrodinatore Sel