A cura della Redazione

Il padre di Manuel Bortuzzo, il ragazzo rimasto recentemente ferito con un colpo di pistola in zona Axa a Roma, si è recato nella Questura capitolina dove ha avuto un incontro con il questore Guido Marino e gli investigatori che hanno condotto le indagini sull’episodio.

Nella circostanza, ha avuto parole di ringraziamento per i funzionari e gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato di Ostia per l’impegno profuso nelle investigazioni, che in pochi giorni hanno portato all’individuazione dei responsabili del tentato omicidio - due giovani di 24 e 25 anni - che, sentitisi braccati, si sono costituiti ai poliziotti accompagnati dai loro legali. I due avrebbero ammesso le loro responsabilità, dicendo di aver sparato per errore al ragazzo (l'obiettivo sarebbe stata un'altra persona) che, per le ferite riportate, resterà quasi certamente paralizzato.

Il padre del ragazzo, che si è rivolto agli agenti definendoli “i miei angeli”, ha affermato di considerare Roma un luogo dove vivrebbe, nonostante l’episodio che ha colpito il proprio figlio, da riferire a singoli “attori”, e non al territorio.

Il questore Marino ha voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Manuel, ringraziando nel contempo gli investigatori della Polizia di Stato che, con il loro lavoro, hanno dimostrato, ancora una volta, che Roma non è una città da assimilare a modelli sudamericani, ovvero a scenari di guerra, come avventatamente dichiarato da qualcuno.

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