A cura della Redazione

"Ho dato mandato agli uffici regionali di sporgere querela per diffamazione nei confronti del ministro Raffaele Fitto e di alcuni organi di stampa, per le affermazioni false e calunniose diffuse in merito alla vicenda dei Fondi Coesione".

Così in una nota il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Ma perché questa reazione di De Luca? Il ministro Fitto aveva inviato una lettera ai sindaci campani sulla programmazione dei fondi nazionali della politica di coesione, in risposta anche alla manifestazione tenuta lo scorso 16 febbraio a Roma. "L'erogazione delle risorse non poteva avvenire senza la previa acquisizione della lista completa degli interventi - afferma Fitto -, che spiega di aver chiesto i documenti, arrivati solo ieri -. La Regione era chiaramente inadempiente, e non il Governo. Paradossalmente, sarebbe stato più opportuno che i sindaci, quel giorno, si fossero riuniti a Napoli per sollecitare la Regione ad inviare al Governo la documentazione".

"Il ministro - spiega De Luca -, dopo oltre un anno e mezzo di tempo perso fra verifiche, controverifiche, richieste di chiarimenti, richieste di integrazioni, richieste di precisazioni pretestuose, immotivate ed arbitrarie, non avendo più nessun argomento con cui giustificare la sua clamorosa inconcludenza ed il suo ostruzionismo, ha adottato la strategia della confusione, della falsificazione, dei pretesti infiniti”.

Poi De Luca continua dichiarando che il ministro Fitto “non ha mai avuto il coraggio di misurarsi in un confronto pubblico, per cui non resta altro da fare che rivolgersi alla magistratura, in attesa che il ministro stesso dia attuazione alla sentenza del Tribunale Amministrativo della Campania, che gli ha assegnato 45 giorni di tempo per concludere l'accordo di coesione con la Regione. Tutto il resto è fumo".

Totalmente falsa, offensiva e gravemente diffamatoria la lettera, indirizzata in data odierna a tutti i Comuni della Campania, con la quale il Ministro per la Coesione attribuisce agli uffici regionali il ritardo nello sblocco delle risorse del Fondo complementare destinate alla Regione Campania”.

Alle dichiarazioni di De Luca si aggiunge il comunicato dell’Autorità di Gestione della Regione Campania.

“Contrariamente a quanto dichiarato dal Ministro – si legge -, le Autorità di Gestione della Regione Campania hanno comunicato progetti e risorse necessarie sin dal 27 giugno 2023 e il Presidente della Regione ha più volte, da mesi, segnalato l’esigenza di assegnazione urgente delle risorse, sollecitando la firma dell’Accordo anche per non bloccare i cantieri degli interventi in corso.

Gli Uffici Regionali, che proprio oggi hanno ricevuto apprezzamento dallo stesso Dipartimento sul lavoro svolto, respingono ogni responsabilità per eventuali danni connessi al ritardo e si riservano ogni azione a tutela dell’immagine e del buon nome dell’Amministrazione. Precisano altresì che la nota del Ministro, nella parte in cui invita i Sindaci a comunicare direttamente i dati relativi agli interventi da sostenere a valere sul Fondo di rotazione, costituisce una indebita ingerenza nelle competenze delle Autorità di gestione e comporta un ennesimo, inutile aggravio del procedimento, tenuto conto che tutti i dati, previamente verificati in apposita istruttoria, sono già in possesso del Dipartimento".