A cura della Redazione
Scintille in consiglio all’apertura dei lavori. Il consigliere del partito democratico, Bartolomeo Servillo, ha chiesto di poter intervenire in merito ad alcune problematiche non inerenti l’ordine del giorno, ma largamente apparse sui principali organi di informazione. Il presidente dell’assise, Francesco Sorrentino, gli ha concesso la parola, disponendo, però, la sospensione della registrazione. Una regola, quest’ultima, che sarebbe stata inserita per evitare inutili lungaggini nella stesura dei verbali, particolarmente onerosa per le casse dell’ente. “Basti pensare – ha sostenuto il giovane professionista “prestato” alla politica - che, l’ultima adunanza del parlamentino locale, riprodotto fedelmente dallo stenotipista ufficiale (in base alle registrazioni audio effettuate dal solere Salvatore Amaro, ndr) è costata ben 780 euro”. Servillo e gli altri componenti del gruppo consiliare non hanno gradito. L’ex rappresentante dell’Udeur, oggi tra le colonne portanti della componente Conte all’interno del Pd, in particolare, ha preannunciato che solleciterà sul punto l’intervento delle autorità competenti, facendo inserire nel verbale di seduta il proprio disappunto e dichiarando esplicitamente di “non sentirsi rappresentato dal presidente Sorrentino”. La replica del diretto interessato non si è fatta attendere: “ragioni di trasparenza e di elasticità ci hanno indotto ad adottare questa linea. Servillo ben avrebbe potuto esercitare la propria prerogativa di proporre l’inserimento di ulteriori punti all’ordine del giorno, ma non lo ha fatto”. Un orientamento condiviso anche dal sindaco Borrelli, ma contestato dal consigliere Nello Federico.