A cura della Redazione
Alle prime ore dell’alba di domenica l’impianto di video sorveglianza degli Scavi archeologici di Pompei ha individuato e segnalato due ragazzi che hanno scavalcato il muro di cinta e si sono inseriti furtivamente dentro al parco archeologico più visitato d’Europa. Non è la prima volta, a Pompei, che succede che balordi con l’intenzione di fare bravate, dopo una nottata di baldoria, si introducono negli Scavi, saltando il muro di cinta. L’ultimo caso si è verificato verificò l’8 febbraio. In quel caso furono fermati sei ragazzi, sempre per lo stesso motivo. Domenica, 19 aprile, erano le ore cinque e cinquanta, quando due ragazzi si sono introdotti negli Scavi di Pompei, scavalcando il muro di cinta che si trova a via Plinio, all’altezza del Cancello di San Paolino. L’annuncio dell’operazione di fermo è stata operata da Antonio Pepe, portavoce della rappresentanza sindacale della CISL dei dipendenti del Ministero dei Beni culturali, che operano dentro gli Scavi di Pompei. Pepe ha tenuto a mettere in luce l’ottimo lavoro svolto dai colleghi che, notte e giorno, dalla sala di regia, controllano sui monitor le immagini trasmesse attraverso gli occhi elettronici, installati lungo tutto l’arco dei cancelli di cinta degli Scavi di Pompei. In questo modo vengono dati per tempo gli allarmi per fermare le intrusioni di vandali, che possono causare danni seri e irreparabili al patrimonio culturale nazionale. Pepe ha dichiarato: “E’ l’ennesima bravata di sconsiderati che però dimostra l’efficienza del sistema di sorveglianza, premiando con risultati concreti i custodi e gli uomini della sala regia per la loro attenta sorveglianza a salvaguardia del sito archeologico”. Nello specifico Pepe ha tenuto a lodare la competenza del funzionario di sala regia della SANP in carico a Pompei, Giuseppe Marigliano, che ha operato nello specifico con il collega preposto al comando del personale di sorveglianza Michele Giugliano. “Grazie ai due operatori preposti a presidiare il controllo e la tutela degli Scavi – ha chiarito Pepe – è stata ancora una volta, anche ieri, impedita l’intrusione non autorizzata di estranei dentro gli Scavi di Pompei”. Alla fine risulta che i due ragazzi in animo di commettere una bravata, che però poteva avere serie conseguenze, sono stati fermati e consegnati alla polizia. MARIO CARDONE