A cura della Redazione
Resteranno chiuse per 48 ore, a partire da martedì prossimo (vale a dire fino a giovedì) le scuole di Pompei. Anche se la bambina di 11 anni residente a Pompei, che venerdì pomeriggio si è spenta al Santobono di Napoli a causa della complicazione di una serie di cause tra cui figura linfluenza A, frequentava una scuola media di Scafati. I primi ad essere sottoposti ad accertamenti clinici per appurare lassenza di contagio sono stati i familiari più stretti della piccola Emiliana. Misure di prevenzione a largo raggio sono scattate immediatamente, altre seguiranno i prossimi giorni. Il sindaco Claudio DAlessio, che è stato uno dei primi a portare conforto personale e la solidarietà di tutta lamministrazione comunale ai genitori della bambina, colpiti da un dolore che non ha parole, ha commentato: Era la bambina che tutti i genitori avrebbero voluto come figlia. Era brava ha proseguito cantava sempre ed era molto attenta al catechismo. DAlessio oltre ad assicurare i genitori delle scolaresche della Maiuri che i loro bambini torneranno in classe solo quando sarà possibile escludere ogni pericolo di contagio ha informato che già lunedì, di concerto con lAzienda Saniatria Locale, si farà promotore della prevenzione ad ampio raggio che prevedono accertamenti epidemiologici sugli ambienti e le persone frequentati gli ultimi tempi dalla bambina colpita dal virus A. Si partirà dalla scuola Maiuri frequentata dalla bambina fino alla creazione dellunità di crisi sanitaria a Palazzo De Fusco, presieduta dallo stesso DAlessio, a cui il primo cittadino inviterà le figure sanitarie oggettivamente responsabili della tutela della salute della gente sul territorio vesuviano. Vale a dire saranno convocati al tavolo demergenza contro linfluenza A dallufficiale sanitario di Pompei al responsabile del distretto fino alla massima figura professionale nellAsl NA 3 per la prevenzione influenzale. Intanto a Pompei sono state rimandate a data da precisare le onoranza funebri, in un primo momento fissate per la giornata di ieri perché la salma del piccolo angelo è a disposizione del magistrato che ha intenzione di sottoporlo ad autopsia per capirci chiaro su tutta la vicenda perché, a dire dei genitori, la bambina prima di prendere linfluenza non aveva altra malattia.
MARIO CARDONE