A cura della Redazione
Sarà la notte tricolore, prevista tra il 16 ed il 17 marzo di quest’anno, a dare l’avvio ai festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nel corso di quella nottata la Casa Municipale e gli altri edifici pubblici di Pompei esporranno drappi e bandiere tricolore. Le loro facciate saranno illuminate a giorno da fari appositamente installati. Nella giornata del 17, proclamata per il 2011 festa nazionale, via Acqua Salsa prenderà il nome di viale Unità d’Italia. Nello stesso pomeriggio saranno annunciate alla cittadinanza le iniziative di festeggiamento e gli eventi, in parte anticipati nel corso della conferenza stampa di ieri mattina nella sala consiliare di Palazzo De Fusco. Nell’occasione il presidente del comitato di festeggiamenti Antonio Rastrelli, ex governatore regionale e cittadino onorario di Pompei, ha ricordato il primato della città vesuviana nel promuovere convegni che ripercorrono la storia del Paese- “Per questo motivo – ha annunciato Rastrelli – ho proposto al governatore della regione Campania di assegnare al sindaco Claudio D’Alessio l’onore di rappresentare l’intera Regione nella celebrazione della ricorrenza”. Si è già messa all’opera la formidabile squadra del cerimoniale: un nutrito team di giovani assunti a contratto nello staff del primo cittadino che già opera per la Festa della Città e per gli eventi che il sindaco promuove nel corso dell’anno. Il Comune ha varato un’edizione del giornale comunale dedicata all’evento insieme ad un diario tricolore, che sarà consegnato ai ragazzi delle scuole elementari e medie. Altre iniziative vedranno protagoniste sempre le scuole pompeiane di ogni ordine e grado: il liceo scientifico, l’Istituto professionale ed il liceo pedagogico, i due circoli didattici, le scuole medie “Matteo della Corte” ed “Amedeo Maiuri”. Inoltre c’é il contributo delle associazioni combattenti. L’amministrazione di Pompei si è impegnata anche per una serie di convegni, ancora da definire, su elementi storici, patriottici e politici dell’Unità Nazionale. Insomma c’ è molta carne a cuocere, prospettiva che in una città dove si vive prevalentemente di turismo (e quindi d’afflusso di visitatori) fa sempre piacere. MARIO CARDONE