A cura della Redazione
“Il sindaco Bobbio sbaglia ad invocare l’arrivo dell’esercito nella sua città. Le istituzioni locali in un momento di crisi sociale fortissima in tutta la provincia di Napoli e nell’intero mezzogiorno devono sapersi fare interpreti presso il governo nazionale del mantenimento dei livelli occupazionali delle nostre già martoriate comunità”. A dichiararlo è Antonio Corcione, Assessore al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Casalnuovo di Napoli. “Non è militarizzando le città che si placa la giusta rabbia dei lavoratori e allo stesso modo nemmeno si attenuano le tensioni sociali”, sintetizza Corcione. Corcione mette in guardia Bobbio: “La camorra cresce e si pone come alternativa e modello sociale nelle nostre aree perché la disoccupazione dilaga vertiginosamente. Confondere una protesta, un dramma sociale come la perdita di centinaia di posti di lavoro con una semplice questione di ordine pubblico denota una scarsa sensibilità istituzionale proprio da parte di chi dovrebbe essere preposto all’ascolto delle problematiche del proprio territorio. La Fincantieri - continua Corcione - oltre ad offrire centinaia di posti di lavoro agli stabiesi, con il suo indotto, offre lavoro a moltissimi cittadini della provincia di Napoli. Un posto di lavoro perso nelle nostre realtà con l’assenza di politica industriale complessiva del Paese è un posto di lavoro perso per sempre”. Infine, un appello: “Voglio rivolgere il mio personale appello otre che al dindaco Bobbio anche a chi in Provincia e in Regione ha l’obbligo di difendere il lavoro nelle nostre aree affinché si facciano portatori dell’interesse dei lavoratori presso il Ministro Romani.” COMUNICATO