A cura della Redazione
Il termine artigianato ha la stessa radice di arte. Solo un filo divide le due attività: lo sanno bene a Napoli e provincia dove ci sono alcune forme di artigianato (come quello del presepe) che a volte desta più meraviglie ed entusiasmo della stessa arte. A Pompei, le creazioni delle pasticcerie sono allo stesso modo vere e proprie manifestazioni d´arte. Ce ne sono almeno cinque o sei di pasticcieri veramente bravi, che si misurano in una sana concorrenza ed in novità che a volte raggiungono il primato nazionale. L’ultima trovata è stata dei fratelli De Vivo con un laboratorio artigianale a vista dove le persone, grandi e bambini, possono assistere alla creazione di rococò, susamielli, mandoralati, babà, struffoli ma anche panettoni (che a Pompei si sono più buoni di quelli milanesi), pastiere e cassate napoletane. Gli appassionati dell’arte bianca (che è pasticceria ma anche panificazione) hanno l’occasione di “rubare” il mestiere ai mastri pasticcieri, che hanno collocato il banco di lavorazione dietro una vetrina della centrale via Roma, sbirciando attraverso il vetro per “carpire” qualche segreto dai pasticcieri professionisti. L’iniziativa, denominata "Pasticcieri in vetrina", è della pasticceria De Vivo ed è stata apprezzata anche dai turisti, che hanno così modo di vedere da vicino come nascono i dolci tradizionali campani rinomati in tutto il mondo. “La nostra scelta – spiegano i fratelli Marco e Nello De Vivo, titolari della pasticceria – è quella di mettere in vetrina non torte e prodotti finiti, ma il nostro modo di lavorare e di preparare dolci. E’ lo stesso sistema di pubblicità degli antichi mestieri – hanno proseguito – che si praticavano nei vicoli del centro storico di Napoli a vista dei passanti che si fermavano a guardare e curiosare”. MARIO CARDONE