A cura della Redazione
Il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, ed il vice sindaco di Sarno, Francesco Squillante, hanno firmato a Palazzo De Fusco una convenzione che mette a frutto la comune storia, la cultura e i monumenti archeologici delle due città. L’accordo è finalizzato ad uno sviluppo organico del turismo del comprensorio vesuviano, basato sulla visita annuale di circa due milioni di visitatori negli scavi di Pompei (sito Unesco). La speranza è di aumentare la loro permanenza media sul territorio ed incentivare anche le visite al museo di Sarno ed ai resti archeologici che ne sono il fondamento. Alla cerimonia della firma disertano le soprintendenti archeologhe Adele Campanelli, che pare avesse predisposto il testo della convenzione, e Teresa Elena Cinquantaquattro. Peccato, perché si perde l’occasione di conferire al documento, oltre che una valenza turistica, anche una di natura scientifica. Le città di Sarno e Pompei hanno in comune diversi fattori di complementarietà determinati da un elemento naturale fondamentale come il fiume Sarno, che ha rappresentato nel corso dei secoli la costante unione storico-geografico intorno a cui è ruotata tutta l’economia dell’area, costituendo in pari tempo il mezzo di comunicazione tra l’entroterra e il mare. Il fiume Sarno è stato elemento fondante di Pompei come dimostrano anche alcuni raffigurazioni parietali nella casa del Larario del Sarno, nelle terme del Sarno, nel Macellum e nella casa del Labirinto. Inoltre, nell’entroterra del fiume, è stato rinvenuto l’importante abitato protostorico della popolazione indigena osca di Longola a Poggiomarino. La convenzione sottoscritta punta all’attivazione di una sezione didattica museale, all’organizzazione di campagne di scavo archeologico gestite dalle due Amministrazioni comunali, all’individuazione di percorsi tematici su miti, leggende, religione, folklore ed arte culinaria, alla programmazione di seminari e attività di laboratorio. Ed infine, alla programmazione di eventi di alta valenza culturale quali mostre tematiche, rappresentazioni teatrali, convegni e conferenze. MARIO CARDONE