A cura della Redazione
Ad accendere i riflettori sulla questione dei roghi tossici sul territorio terzignese è stata l’avvocato Maria Rosaria Esposito, promotrice della richiesta della convocazione del Consiglio comunale in seduta pubblica sottoscritta da oltre 600 cittadini, preoccupati ed allarmati per i molteplici episodi di combustione rifiuti, non quelli solidi urbani, ma rifiuti speciali e pericolosi, che determinano immissioni nell’aria di sostanze altamente inquinanti e tossiche. L’Amministrazione comunale si è detta sensibile alla problematica e mercoledì scorso ha convocato il Consiglio comunale monotematico sui roghi tossici. "Il fenomeno roghi è vasto ed è comune a tutti i paesi dell’hinterland vesuviano - ha affermato l’assessore all’Ambiente Paolo Caldarelli -. A Terzigno le zone più colpite sono quelle periferiche dove confluiscono scarichi illegali provenienti anche da altri comuni, soprattutto nelle ore notturne. L’Amministrazione ha tentato in tutti i modi di reprimere tali atti sia attraverso esposti contro ignoti alla Procura della Repubblica, sia collaborando con le forze dell’ordine, che spesso sono intervenute". Tuttavia, a distanza di anni, la situazione rimane ancora in stand by, ed è necessario che vengano prese serie e fruttuose decisioni sui controlli, al fine di fermare questa “ecatombe” ambientale. I roghi sono continui, a tutte le ore del giorno e della notte, e sono sempre stati denunciati alle autorità competenti. Rendono l’aria irrespirabile, condizionando la vita dei cittadini che sono costretti a barricarsi nelle proprie case. Ciò che preoccupa è che viene incendiato ogni tipo di materiale, spesso si tratta di pneumatici, cavi elettrici, rifiuti speciali provenienti dall’imprenditoria sommersa. Tali materiali, che richiedono una particolare procedura per il loro smaltimento, vengono abbandonati illegalmente sul territorio, in zone sia vicine che lontane dal centro abitato per poi essere bruciati. "Questa è la nostra terra - ha dichiarato l’avvocato Vincenzo Aquino, consigliere comunale - non dobbiamo abbondonarla, ma è obbligatorio affrontare la realtà e si spera che l’Amministrazione comunale produca un cambiamento sostanziale che possa creare un minimo di fiducia nei cittadini, che chiedono provvedimenti concreti volti alla risoluzione del problema dei roghi". L’avvocato Esposito, nel corso del Consiglio , ha avanzato alcune proposte chiedendo il controllo e monitoraggio continuo del territorio con una mappatura delle zone più a rischio, e un relativo sistema di videosorveglianza, e soprattutto l’installazione di dispositivi di monitoraggio dell’aria per determinare il tasso d’inquinamento. Inoltre, è stata sottolineata la necessità di un tavolo tecnico intercomunale, con i paesi confinati con Terzigno e ugualmente interessati dal fenomeno roghi e abbandono rifiuti. Non sono mancati negli ultimi tempi interventi delle autorità competenti, in particolare i Carabinieri della Stazione di Terzigno che insieme ai Vigili Urbani si sono attivati in numerose occasioni al fine di debellare il fenomeno roghi, reprimendo gli atti incendiari. Terzigno, il 17 ottobre scorso, firmando il protocollo d’intesa, ha aderito alla battaglia, lanciata dal prefetto di Napoli, contro l´abbandono e i conseguenti roghi dei rifiuti pericolosi, aggiungendosi ai 17 comuni che avevano già siglato l´impegno nei mesi scorsi. I cittadini sono in attesa dei provvedimenti che dovranno essere presi dall’Amministrazione comunale per combattere il fenomeno esistente sul proprio territorio. ROSA AMBROSIO foto di repertorio