A cura della Redazione
Librerie chiuse presso gli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, mentre i quindici dipendenti della società Coopculture hanno formato presidi con distribuzione di volantinaggio fuori agli ingressi dei rispettivi parchi archeologici vesuviani. Questa mattina, una delegazione di lavoratori e lavoratrici della società Coopculture, che da dodici anni prestano servizio presso i bookshop (librerie e vendita di souvenir) degli Scavi di Pompei ed Ercolano, sono attualmente in stato di agitazione, a causa del rischio di chiusura, congiuntamente ai propri rappresentanti sindacali di Filcams Cgil Coopculture Campania. La stessa delegazione ha incontrato negli uffici pompeiani della Soprintendenza Archeologica Speciale di Napoli e Pompei la soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro. I lavoratori hanno manifestato preoccupazione sul futuro occupazionale, precisando che la società Mondadori Electa ha stabilito il termine perentorio del 24 gennaio, cioè oggi, per regolamentare un nuovo rapporto di concessione presso le due librerie, gestite finora in regime di proroga. A parte le esigenze occupazionali, è stato sottolineato nel corso dell’incontro che un’eventuale chiusura (anche temporanea) delle librerie dei siti archeologici vesuviani creerà un enorme danno di immagine alle rispettive aree, nonché alla stessa Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei, che è responsabile della loro gestione. Sindacato e lavoratori hanno sollecitato la soprintendente ad attivare tutte le procedure per superare il ritardo contrattuale in tempi brevi. La soprintendente Cinquantaquattro si è mostrata ampiamente informata della problematica e sensibile ai problemi occupazionali, informando la delegazione dei lavoratori in agitazione che la gara per il rinnovo della concessione delle librerie è attualmente sospesa per intoppi burocratici che non sono di sua pertinenza. Si è anche impegnata a sollecitare, per la settimana prossima, gli organi competenti per un superamento dell’empasse aggiornando sulla vicenda i lavoratori che sono preoccupati per il loro futuro. Permane, pertanto, lo stato di agitazione dei dipendenti Coopculture, che da oggi manifesteranno democraticamente il loro disagio presso gli scavi di Pompei ed Ercolano. MARIO CARDONE