A cura della Redazione

Le decisione di rettificare per l’importo di centomila euro il bilancio del comune di Pompei al fine di consentire un budget di finanziamento per gli evennti natalizi (luminarie e manifestazioni speciali) per l’anno 2015, è stata presa all’unanimità dalla maggioranza. Non poteva quindi (secondo l’Amministrazione guidata dal sindaco Nando Uliano) formarsi una spaccatura nell’esecutivo, consiederato che l’argomento è ampliamente condiviso da tutte le componenti politiche.

Il chiarimento arriva dall’assessore al Bilancio (nonché vicesindaco) Pietro Orsineri, che in questo modo intende chiudere una volta per tutte la polemica insorta sulla recente decisione di implementare il progetto dei festeggiamenti natalizi a Pompei sulla base della considerazione che il rango della città turistica merita una più alta attenzione. Nello stesso tempo, è stato ritenuto opportuno cogliere l’occasione delle feste per dare “ossigeno” al settore commerciale che vive proprio di queste occasioni speciali.

Il problema era anche di sapere se insieme ai commercianti l’Amministrazione Uliano ripeterà il programma di aiuti sociali. Iniziativa che ha caratterizzato il Natale 2014. La risposta di Orsineri anche in questo caso è stata positiva.

«Lo stanziamento per gli aiuti economici alle famiglie più bisognose di Pompei era già stato regolarmente programmato ed inserito nel bilancio preventivo», ha detto. Se ne deduce che le luminarie di Natale non saranno accese a scapito degli interventi di sostegno sociale. Anche riguardo alle presumibili sponsorizzazioni arriva una precisazione. Se ci saranno (le sponsorizzazioni per finanziare eventi natalizi) arriveranno dai grossi marchi di Pompei e non dai piccoli commercianti, che invece saranno aiutati indirettamente dall’Amministrazione comunale con il progetto di miglioramento dell’accoglienza nelle prossime festività natalizie, proprio al fine di richiamare il maggior numero di visitatori e migliorare le previsioni (per i commercianti di Pompei) di concludere buoni affari.

Anche in questo caso l’Amministrazione Uliano ritiene di aver smentito i soliti "gufi" che spunterebbero ad ogni iniziativa, specificando che quando si parla al femminile allora, nel caso specifico, si tratterebbe di "civette".