A cura della Redazione

«Gli Scavi di Pompei rappresentano un contenitore di tesori culturali dal valore immenso ma tutt’intorno c’è il deserto».

Mario Casillo, consigliere regionale delegato dal Presidente De Luca per il Grande Progetto Pompei, è impietoso nell’analisi della situazione economica ed organizzativa del territorio vesuviano che vanta ben tre monumenti archeologici siti Unesco. Vale a dire dichiarati Patrimonio dell’Umanità.

«Non è possibile continuare in una situazione in cui le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano a Pompei debbano essere costretti, in caso di pioggia, a passare su una passerella di legno per arrivare all’ingresso degli Scavi».

L’esponente regionale Pd sostiene che i litorali dell’area, vale a dire Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, devono essere riqualificati ed i loro porti devono guardare a Salerno come esempio di sviluppo.

Il  capogruppo  dei Democratici in consiglio regionale, in quanto boschese, è originario del territorio. Riguardo all’Hub ferroviario, recentemente finanziato con il provvedimento governativo sancito nell’accordo firmato da  Matteo Renzi e Vincenzo De Luca, Casillo si è detto propenso a difendere gli interessi del territorio sempre che siano in linea con gli obiettivi che si intendono perseguire.   

«Alla fine è sempre il territorio, a partire dal ceto dirigente, che si dovrà dimostrare all’altezza della scelta infrastrutturale che Governo e Regione hanno intenzione di mettere in campo - spiega Casillo -. Per esempio il sindaco di Pompei non potrà certamente chiedere, con l’Hub, di risolvere problemi esclusivamente locali così come gli operatori locali dovranno dimostrarsi all’altezza delle priorità che verranno loro riconosciute».

A Pompei sono arrivati sabato scorso trecento giovani “aggressivi” imprenditori che hanno dimostrato chiari propositi di partecipazione attiva alla valorizzazione del patrimonio archeologico locale, guardando per esempio ai servizi aggiuntivi come la nuova frontiera per la loro iniziativa.

Al convegno presso l’Auditorium della Soprintendenza di Pompei hanno esposto un ricetta composta da sette leve di sviluppo: strutture ricettive di livello europeo, meno burocrazia e maggiore collaborazione degli Enti pubblici, aumento della spesa media nei servizi aggiuntivi, comunicazione logistica competitiva ed efficace, implementazione delle moderne tecniche di marketing e comunicazione territoriale, organizzazione di eventi capaci di attrarre un turismo ricco e segmentato.  

Per il sostegno all’arte ed ai beni culturali l’imprenditoria innovativa giovanile propone il crowdfunding alternativo al sostegno pubblico ed al credito bancario. Il problema è di avere l’intuito giusto per far scattare la scintilla della moderna comunicazione digitale (come i social) e come possono collaborare al cambiamento    

twitter: @MarioCardone2

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