A cura della Redazione

Pompei si associa al grande evento delle Olimpiadi di Rio 2016, partecipando allo spirito sportivo del momento con un piccolo contributo espositivo di reperti e pannelli didattici che raccontano dell’importanza e dell’attenzione degli antichi pompeiani per le pratiche dello sport e la cura del corpo. In occasione, dunque, della giornata inaugurale dei giochi olimpici sarà allestito presso l’Antiquarium degli scavi una vetrina con alcuni strumenti originali utilizzati dagli atleti durante il bagno termale: uno strigile in bronzo (spatola metallica ricurva per la detersione del sudore), un unguentario  per l’olio, un lisciatoio in pietra pomice, un attingitoio in bronzo per l’acqua. L’atleta prima e dopo le attività sportive praticava un’accurata pulizia corporea associata al percorso termale e tale frequente pratica ci ha restituito numerosi oggetti da toeletta, di cui alcuni esempi sono in esposizione. 

Il mondo degli atleti evocato da mosaici e affreschi  è invece  ben raccontato negli ambienti della cosiddetta “Palestra”, nel quartiere della Regio VIII. Dall’esterno dell’edificio è visibile nel corridoio di ingresso il bel mosaico  pavimentale con una scena di lotta tra due atleti che si affrontano a mani nude, mentre sulle pareti  di fronte si può osservare la pittura con atleti, lottatori, un saltatore con i manubri, il giudice della gara (Ludi Magister) che reca in mano la benda, ovvero il premio per l’atleta vincitore. Questo grande ambiente che ospita le raffigurazioni faceva in realtà parte di un impianto termale maschile del I sec d.C. posto in una zona panoramica della città antica. Al’esterno della cosiddetta “Palestra” un Totem didattico fornirà un dettaglio descrittivo delle raffigurazioni degli ambienti.

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