A cura della Redazione

Pronta ad approfondire ogni problematica o criticità nell’applicazione del provvedimento amministrativo urbanistico/fiscale ma irremovibile sull’applicazione della tassa d’ingresso di 80 euro ai bus ed ai mezzi lunghi oltre i sette metri che entrano nel centro storico di Pompei. Il prefetto Maria Luisa D’Alessandro (in veste di commissario prefettizio a Pompei) ha spiegato ai rappresentanti delle associazioni di categoria di commercianti ed albergatori che non è possibile fare marcia indietro sul provvedimento del ticket sui bus, in vigore dall'1 marzo, ma che pare al momento “scansato”  da tutti gli autisti poiché gli operatori della Pubbliparking sembrano impegnati esclusivamente a fare azione informativa e di volantinaggio sulle regole che saranno applicate in via categorica a partire dal primo maggio.

Su eventuali pagamenti fatti via internet mancano notizie certe ma c’è chi giura che il portale non è ancora pronto. Nel frattempo gira la “barzelletta” sul checkpoint che sarebbe stato fissato in via provvisoria presso l’area di competenza di un chiosco della zona. I responsabili del Palazzo fanno sapere che il “botteghino” definitivo di piazza Falcone e Borsellino ha tempi lunghi per essere montato. Sarà una struttura prefabbricata tipo container che dovrà ricevere le autorizzazioni urbanistiche di rito legate (per loro natura) ai tempi lunghi della burocrazia.

Nel frattempo gli oppositori alla tassa stanno tenendo fede al grido di guerra lanciato in forma pubblica: “Useremo ogni mezzo per fermarla” (il riferimento è alla nuova tassa, considerata un disincentivo). Da quel momento sono partite le prime frecciate tese a ridicolizzare ed a presentare all’opinione pubblica la tassa sui bus per il sevizio d’ingresso al centro storico come un balzello inutile e dannoso che farebbe guadagnare esclusivamente la società di gestione ed i vigili urbani di servizio mentre al Comune resterebbero le briciole. Intanto si attende la sentenza sul ricorso amministrativo. Da parte sua la D’Alessandro ha ammonito le associazioni degli operatori turistici (critici sul provvedimento ma consapevoli sulla necessità di mediare): «Indietro non si torna perché il bilancio del Comune di Pompei non può fare a meno delle nuove risorse che entrerebbero con la nuova tassa».

twitter: @MarioCardone2 

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