A cura della Redazione

Arriva il commissario ad acta a Pompei. Iniziativa prefettizia che sanziona il sindaco e la sua giunta, privandola dei poteri amministrativi relativamente alle operazioni di redazione conclusiva di bilancio e presentazione in Consiglio comunale. Il sindaco Pietro Amitrano si dichiara furioso per i mesi di lavoro che non hanno avuto il loro sbocco preventivato. Per quanto riguarda il bilancio, che doveva essere presentato in Consiglio entro la fine di marzo, il primo cittadino (che ha tenuto per lui la delega al Bilancio per controllare meglio il settore) se la prende con la burocrazia e si consola al pensiero che centinaia di Comuni hanno avuto la stessa sorte di Pompei.

A questo punto sorge spontaneo un quesito: “E’ farraginosa la macchina burocratica statale o scadente quella di centinaia di Amministrazioni comunali?”. Riguardo la regolamentazione del controllo della contabilità comunale della tenuta dei conti, risulta evidente la disapprovazione di Amitrano del comportamento - a suo dire “non collaborativo” - dei revisori dei conti nell’occasione della mancata approvazione (vale a dire bocciatura) di una delibera propedeutica allo schema di bilancio, che alle 12,56 di giovedì 12 aprile scorso è arrivata sulla sua scrivania. Detta delibera riguardava la programmazione triennale del fabbisogno del personale.

«Stamattina (ieri, ndr) avremmo portato lo schema di bilancio in Giunta, ed aspettavamo solo l’ok dei revisori. Telefonate, messaggi… niente. Nessuno dei tre revisori sembrava rendersi conto della gravità dei ritardi - ha fatto sapere Amitrano con un comunicato stampa -. Alla fine la coltellata alla schiena - prosegue la nota -. Parere negativo sul Piano Assunzioni 2018/2020. Potevano avvertirci, metterci in condizione di intervenire e correggere. Niente. Silenzio assoluto. E qualche minuto prima delle 13, il no a sorpresa».

E’ la conclusione del comunicato che però non fornisce (ai sensi della trasparenza) la motivazione al "no" dei revisori. Appare evidente che dagli anni in cui il revisore dei conti lo ha fatto lui medesimo (il ragioniere Amitrano), ad oggi, qualche cosa è cambiato. Se attualmente l’organo di controllo contabile è di nomina prefettizia e non dell’Amministrazione comunale controllata, evidentemente qualche cosa si voleva cambiare nel rapporto tra controllore e controllato contabile. Ora Amitrano conta di rivolgersi alla Prefettura. A noi pare che, per il futuro di Pompei, la preoccupazione maggiore arrivi dal terzo "no" consecutivo dei revisori sulla programmazione amministrativa pompeiana.

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