A cura della Redazione

Tiene banco a Pompei, in quest'ultimo periodo, la problematica riguardante l’inadeguatezza, riscontata dai revisori dei conti, del salario accessorio dei dipendenti comunali rispetto alle prestazioni che sarebbero loro richieste nei prossimi giorni, specie ai vigili urbani. Se ne è parlato a Palazzo De Fusco tra dirigenza politica ed amministrativa di Pompei ed organizzazioni sindacali, allo scopo di esaminare una questione di capienza di un fondo accantonato per il personale, che a quanto pare è datata di alcuni anni, coinvolgendo responsabilità a vario livello.

Per farla breve, non sarebbe stato calcolato nella giusta misura il salario accessorio riguardante alcune indennità del personale amministrativo del Municipio pompeiano (indennità di turnazione, di reperibilità, ecc.). L’errore partirebbe da lontano (prima del 2010) con la conseguenza che ora che i revisori dei conti lo hanno contestato, bisogna fermarsi per l’anno in corso (stoppando la corresponsione del pagamento di indennità che non trovano più copertura) e per il passato, recuperando in qualche modo importi (si parla di 2 milioni e mezzo di euro) che sono stati erogati irregolarmente.

La conseguenza è che alcuni servizi essenziali (come la Polizia Municipale) saranno presumibilmente fermati per le ore pomeridiane (si parla dall'1 agosto) mentre è tutto da definire il prosieguo dell’organizzazione di servizio degli uffici. Allo stato, si tratta di una questione così grave e complessa che ha trovato del tutto impreparato (anche a livello di comunicazione ufficiale) il vertice di Palazzo De Fusco, perché in primis sarebbe oppoortuno informare i cittadini contribuenti di Pompei su quali tagli di orari verranno decretati per i servizi municipali e quali saranno quelli più penalizzati.

Altra questione non trascurabile riguarda lo stato delle finanze del Comune di Pompei: si devono capire la portata del danno alle casse comunali e la strategia che sarà messa in campo per il recupero della somma. Infine, occorre valutare se il quadro rappresentato dai revisori dei conti è oggettivamente inoppugnabile e quali responsabilità passate e presenti si prospettano - eventualmente - a riguardo, ritenendo opportuno (data la gravità del danno procurato ai servizi ed alla cassa dell’Ente Comune) di informare Enti di controllo di merito e contabili riguardo l’attività del Comune di Pompei, come la Prefettura di Napoli e la Corte dei Conti.

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