A cura della Redazione

Il consigliere comunale di Pompei, Alfonso Conforti, è tornato alla carica riguardo la richiesta dell’istituzione di una commissione consiliare per la “Buffer Zone”, collegandone la necessità e l’urgenza all’esigenza di far partecipare i pompeiani - e principalmente i ceti interessati e coinvolti dell’urbanistica e del turismo - al dibattito di valorizzazione dell'«area cuscinetto» attorno agli Scavi. La ripresa dell’iniziativa politica dell’esponente della Lega è legata alla notizia che gira per Pompei su un incontro riservato (tenuto nel dicembre scorso) che avrebbe avuto come protagonisti, in un noto albergo cittadino, il sindaco di Pompei e un personaggio di spicco degli industriali di Napoli Est, grazie alla mediazione di un emissario locale della Lega, diverso (è giusto sottolinearlo) dal suo rappresentante in Consiglio comunale.

L’argomento dell’incontro, secondo voci bene informate, avrebbe riguardato un vasto progetto che potrebbe cambiare il profilo urbanistico dell’area intorno al sito archeologico. Si tratterebbe, nello specifico, della valorizzazione della Costa del Vesuvio comprendente i siti archeologici Unesco e il Miglio d’Oro, con lo spostamento verso l’interno del traffico ferroviario sulla tratta Napoli-Salerno (sulle rotaie della Circumvesuviana) e la creazione di un terminale per i bus turistici (segnatamente quelli della crociere) nell’area vesuviana interna.

L’iniziativa punterebbe a liberare dal traffico su rotaia e da quello su gomma il waterfront della Costa del Vesuvio, destinato alle iniziative imprenditoriali dell’accoglienza turistica italiana e straniera diretta agli Scavi di Pompei e alle altre località significative culturali ed ambientali del litorale vesuviano. Un progetto, come si vede, ambizioso ed articolato, che prevede investimenti di grossi importi (si parla anche di un ingresso agli Scavi di Pompei dalla contrada di Civita Giuliana) e un rimescolamento delle carte in gioco e degli interessi delle parti. Tanto che c’è chi teme a Pompei il protagonismo dei “periferici di prima” riguardo alla centralità dell’area d’attrazione turistica.

Il problema sollevato da Conforti riguarda però la trasparenza delle notizie e la condivisione delle decisioni che si prenderanno ai vari livelli istituzionali. Ecco perché il consigliere della Lega ha fatto sapere che non mancherà di dare impulso alla sua battaglia per la creazione di una commissione di garanzia sulla Buffer Zone, della quale, e non ne fa mistero, aspira ad assumere la presidenza per conto della minoranza. Le questioni aperte da Conforti sono due. La prima (più esplicita) di deontologia istituzionale, la seconda riguardante i rapporti interni alla sua componente politica (che non è la prima volta che lo ignora). Al dinamico esponente di opposizione non è giustamente garbato che la priorità nella conoscenza di problematiche di grande rilievo politiche venga di fatto riservata al sindaco Amitrano (e ai suoi intimi). Una sorta di “prelazione” che non avrebbe motivo di esistere. Altra questione è la sua legittima aspettativa di avere l’esclusiva titolarità di rappresentare ufficialmente la Lega a Pompei. 

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