A cura della Redazione

“Il tanto sbandierato incontro con i comitati non è ancora avvenuto”. Ha fatto sapere Carlo de Felice, presidente di uno dei due comitati "no sottopassi" che si sono costituiti a Pompei per  contrastare il progetto urbanistico dell’Ente Autonomo Volturno che, con finanziamento della regione Campania, prevede l’eliminazione di 4 passaggi a livello sul territorio di Pompei mediante la creazione di sottopassi, espropri di “immobili ingombranti” e la creazione di una nuova strada interna tra i cardini maggiori del traffico (via Nolana e via Crapolla) in direzione Vesuvio.

Per farla breve, nella prossima settimana dovrebbero partire dalla Commissione trasporti della Regione Campania due distinte convocazioni nei confronti dei Comitati "no sottopassi",  che da parte loro fanno sapere che l'nterlocutore principale è il sindaco Ametrano, l’unica persona deputata a rappresentare gli interessi di Pompei verso altri Enti e società private.

I comitati "no sottopassi", insieme ad altre associazioni di quartiere stanno, intanto, preparando una grande manifestazione di piazza che si dovrebbe tenere di sera, con proiezione del progetto Eav, prima del prossimo consiglio comunale di mercoledì. Ultima risorsa che parte dei manifestanti (ventilata da alcuni con il chiaro fine di bloccare il progetto) sarebbe quella di chiedere un referendum sul progetto. E’ inutile dire che nel frattempo forze politiche di diverso colore e orientamento stanno assumendo posizioni più che altro ispirate al vantaggio mediatico del presenzialismo. Difatti si sente parlare frequentemente di riunioni con politici (anche di governo) che non si sono mai interessati a Pompei e neanche conoscono il progetto.

E’ nata una formidabile combinazione di varianti socio politiche che, per chi ha una minima esperienza, punta inevitabilmente al nulla di fatto. Vale a dire l’accantonamento del progetto, che diventerebbe argomento di conversazione nella prossima campagna elettorale regionale caratterizzata da una nuova lotteria giocata sulla pelle dei pompeiani, mentre gli anziani ospiti della Casa di Riposo Borrelli hanno già pagato il “pedaggio” con lo sfratto dalla struttura ricettiva..