A cura della Redazione

Mentre la politica segna il passo nelle trasformazioni urbanistiche che servono, insieme ai servizi, a valorizzare il territorio intorno al Parco Archeologico di Pompei al fine di indurre alla sosta i turisti che arrivano a milioni nella città moderna, alcuni imprenditori hanno preso l’iniziativa risolvendosi a mettere in campo le energie, le intelligenze e le risorse necessarie per applicare la ricetta Unesco di bonifica ambientale sul territorio vesuviano (in questo caso con opere private) che vanta un potenziale eccezionale tra mare e Vesuvio, con una vegetazione rigogliosa incastonata da ruderi antichi (veri e propri gioielli culturali alla luce del sole) di diverse epoche storiche.

Ai margini del versante sudorientale del Vesuvio declinante fino alla Valle di Pompei la lava nutre coi suoi sali preziosi i filari di viti di Caprettone e Piedirosso che disegnano eroici terrazzamenti, perle di un paesaggio unico nel suo genere che solo rari cacciatori di emozioni conoscono e frequentano. Vi permangono ruderi che lo impreziosiscono ancora di più, al contrario di alcuni brutti fabbricati recenti. Ci riferiamo in positivo alle antiche case della campagna vesuviana, dotate di cantine e col tetto a botte o a terrazza, realizzate in epoca borbonica e nei secoli successivi, costruite in un territorio a vocazione agricola che presenta tracce di contesto d’archeologia pompeiana e fluviale, come le chiuse del Canale Conte di Sarno. Un caso esemplare d’iniziativa privata che vale la pena di raccontare è nella realizzazione di un percorso culturale in un ambiente vesuviano autentico e rigenerato dal complesso Bosco dei Medici della famiglia Palomba.

E’ il risultato di un esemplare work in progress che abbiamo seguito nel corso degli anni nella valorizzazione di un fondo in località Fossa di Valle, caratterizzato dalla presenza di antichi casali vesuviani e la creazione di spazi di ristoro, socializzazione negli antichi casali restaurati e aree libere per la lavorazione l’appassimento dell’uva poste tra i pergolati e la vigna turistica, coltivata con ciclo biologico in un percorso dotato di un colorato orto botanico e di un cortile con animali in cui venerdì 4 ottobre sono affluite in visita turistica (ricorrente) le mogli dei militari della base Nato di Napoli per partecipare con i loro bambini alla tradizionale vendemmia autunnale che si è svolta nella disinvolta allegria in un ambiente sano e tranquillo. Parliamo di una struttura turistica di circa 50 mila metri quadri diversificata dalla produzione di ottimi vini, albergo con piscina e il maneggio di una scuola d’equitazione per adulti e bambini che cavalcano i pony. Inoltre il turismo del vino abbinato all’ottima cucina dello chef Gioacchino Nocera, realizzata con prodotti del territorio. E’ stato così realizzato nei fatti un percorso agro culturale all’interno di un ambiente riposante per lo spirito e culturalmente interessante in cui alle viti secolari si alternano i filari di rose, successivamente sono state impiantate le viti giovani e poi c’è l’orto col la coltivazione delle spezie e delle verdure tipiche del territorio da utilizzare nella cucina locale. Attraversando il percorso tra casali vesuviani si passa davanti all’antica “rastrellera” del canale Conte di Sarno posto su Fondo Regionale e al cantiere archeologico condotto da un’università iberica per indagare su resti archeologici di antiche tombe pompeiane è scoprire se in quel sito è sepolta una vera e propria necropoli fuori le mura dell’antica Pompei. In conclusione è un bel vedere per chi arrivato a Pompei a visitare gli Scavi e preferisce fermarsi per “coccolarsi” nel relax di una natura incontaminata decantata da artisti di tutto il mondo invece di riprendere lo stress del viaggio. Bosco de’ Medici offre tante opportunità e curiosità di visite ai vari vigneti esterni della ditta come “La rotonda” tra Boscoreale e Terzigno in un percorso di turismo del vino che ne prevede la degustazione delle rinomate etichette abbinata alla buona cucina. C’è inoltre l’opportunità di andare a cavallo o di fare una salutare e piacevole nuotata in piscina a cospetto del magnifico Cono del Vesuvio.