A cura della Redazione

Un raffinato attrezzo di cucina e di farmacia scavato nel Parco Archeologico di Pompei, ed attualmente esposto nell’Antiquarium di Boscoreale, dimostra come questi due settori della vita sociale fossero contigui più di oggi.

Si tratta di un mortaio con pestello che veniva utilizzato per pestare e sminuzzare, prodotti alimentari da usare come ingredienti in cucina, o anche per ridurre in polvere e miscelare sostanze (come le erbe mediche) usate per la preparazione di prodotti medicinali.

L’attrezzo era lo stesso per l’ambito culinario come per quello medicinale, così come lo erano gli elementi dell’agro alimentare. Il mortaio, recipiente in marmo a forma di coppa, presenta applicate all'orlo tre appendici che fungevano da prese mentre un quarto elemento formava una specie di beccuccio, all'esterno del vaso che serviva per versare l’elemento sminuzzato in un altro contenitore Il pestello è costituito da un elemento a tronco di cono, arrotondato nella parte inferiore, al di sopra del quale è impostata la presa, perpendicolare all’attrezzo vero e proprio.