A cura della Redazione

Una legge per conferire al Comune di Pompei una partecipazione (del 10%) dell’incasso sui biglietti d’ingresso nel Parco Archeologico di Pompei.

E’ la proposta annunciata dal deputato Piero De Luca (figlio del governatore della Campania) e dal consigliere regionale Mario Casillo dal momento che lo strumento migliore per assicurare i servizi turistici alla città di Pompei è nella possibilità di reperire fondi necessari alla sua amministrazione.

Una annuncio, questo che ha strappato l’applauso alla platea della sala del consiglio comunale di Palazzo de Fusco, composta prevalentemente da pompeiani, anche se c’erano molte presenze del ceto politico dei comuni della Buffer Zone dell’area archeologica vesuviana.  Va comunque precisato che si respirava, in quell’ambiente, atmosfera di campagna elettorale per cui non è mancata la cosiddetta passerella, e le promesse di legiferare in merito alle richieste dei residenti assumono un valore relativo. Tuttavia va apprezzata senz'altro la proposta.

La tematica affrontata in tutti gli interventi ha riguardato prevalentemente la rete dei trasporti locali, inquadrata nell’ambito regionale e nazionale, in un commento che si sofferma sul degrado attuale, perché la qualità del servizio della Circumvesuviana non ha bisogno certamente di commenti.

Il sottosegretario di Stato Salvatore Margiotta ha fatto notare, da parte sua, che su sette milioni di turisti che arrivano ogni anno in visita al Parco Archeologico di Pompei o in pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Rosario solo un milione arriva su ferro. La problematica maggiore riguarda quindi la necessità di trovare le risorse necessarie per invertire il rapporto tra trasporto su ferro e quello su strada.

Si è parlato anche di creare una rete regionale efficiente di trasporto aereo mentre è stata quasi del tutto disattesa l’aspettativa dei pompeiani di avere notizie dettagliate  sul progetto di hub che al momento viaggiano ancora sottobanco. L’unico intervento nel corso del convegno di oggi (20 dicembre) pertinente a quel progetto (senza però definirne i contorni) è stato quello del capo gruppo del Partito Democratico alla Regione Mario Casillo, referente per il Grande Progetto Pompei.

Nello specifico Casillo si è soffermato alle intenzioni progettuali parzialmente divergenti, perché  se da un verso ha apprezzato la scelta minimalista di abbandonare la precedente progettualità di Trenitalia, che faceva dell’Hub una piazzola commerciale e di parcheggio in funzione dell’alta velocità,  prevedendo la costruzione di una stazione monofunzionale distinta da quella della Circumvesuviana a Villa dei Misteri (che verrebbe ristrutturata), dall’altra ha messo in evidenza il progetto di finanziare l’unificazione dello scartamento delle rotaie (di Trenitalia e Circumvesuviana) e di liberare il Waterfront al fine di valorizzare  secondo il progetto dell’architetto spagnolo  Josep Acerbillo il litorale di Costa del Vesuvio.