A cura della Redazione

Parte da Pompei un forte invito a pregare insieme, pur restando ognuno nella sua casa, recitando la Supplica alla Madonna del Rosario, composta dal Fondatore di Pompei, il Beato Bartolo Longo, nel 1883. Per i milioni di devoti alla Madonna di Pompei, sparsi in tutto il mondo, la Supplica è la preghiera simbolo e guida della devozione alla Madre celeste. Nonostante siano trascorsi circa 140 anni, sembra scritta proprio per i giorni difficili e pieni di preoccupazione per il futuro che tutta l’umanità sta vivendo.

Ogni giorno, alle ore 12.00, sulla pagina Facebook ufficiale “Pontificio Santuario di Pompei” verrà proposta la famosa preghiera, recitata dall’Arcivescovo della città mariana, Mons. Tommaso Caputo.

Alla stessa ora, contemporaneamente alla condivisone online del video della Supplica, dagli altoparlanti del Santuario, che raggiungono non solo la piazza, ma anche le strade limitrofe, sarà diffuso l’audio della preghiera, con la voce di Mons. Caputo. Tutti i pompeiani sono invitati ad unirsi, pur restando ognuno nella propria casa, alla recita della preghiera per strappare “le sospirate grazie” alla più “tenera fra le madri”.

Il Santuario di Pompei si unisce così al Santo Padre Francesco e alla Chiesa tutta, che, in modalità diverse, pregano per la fine della pandemia che colpisce l’Italia e il mondo, implorando la guarigione per i tanti malati, ricordando le tante vittime di questi giorni, e chiedendo consolazione e conforto per i loro familiari e amici. La preghiera è rivolta anche agli operatori sanitari, ai medici, agli infermieri e a quanti in questi giorni, con il loro lavoro, garantiscono il funzionamento della società.