A cura della Redazione

Si è tenuta ieri sera presso l’Hotel Tiberius di Villa de Misteri e nella splendida cornice archeologica di Pompei, l’evento di presentazione delle liste della Coalizione Civica Per Pompei guidata dal candidato sindaco Domenico Di Casola. Numerosissimi i partecipanti all’evento che, nonostante le difficoltà sanitarie che sta vivendo l’intero Paese, hanno rispettato le norme anti Covid-19 in tutta serenità e garbatezza.

Diversi gli interventi, durante la serata, partendo da Fausto Dermo (candidato al consiglio comunale con la lista I Pompeiani), Vincenzo Del Gaudio (rappresentante della lista Pompei Nel Futuro), Emanuela Izzo (candidata al consiglio comunale con la lista Alleati Per Pompei), Salvatore Caccuri (candidato al consiglio comunale con la lista Pompei Viva), Marika Sabini (candidata al consiglio comunale con la lista Alternativa Pompeiana), Adelaide Nastrucci (candidata al consiglio comunale con la lista Area Moderata).

Ad impreziosire la piacevole serata è stato poi l’intervento del professor Giuseppe Visciano, che con la sua saggezza ed estrema sensibilità nei confronti della città di Pompei, ha dichiarato: “Bisogna ricostruire Pompei. Ho visto nel candidato Domenico Di Casola la persona giusta che può far rinascere la nostra bellissima città”.

L’evento, poi, ha visto anche gli interventi dell’ex primo cittadino di Pompei ed attualmente candidato al consiglio regionale per il Partito Democratico Pietro Amitrano, ed il consigliere uscente regionale della Campania e ricandidata con la lista del Partito Democratico Maria Antonietta Ciaramella. “Auguro il meglio a Domenico Di Casola ed a tutta la coalizione - dichiara Pietro Amitrano -. La Segreteria Provinciale del Partito Democratico ha fortemente voluto che sia il nostro partito ad appoggiare il candidato Di Casola”.

“La candidatura di Domenico Di Casola non è la storia di un uomo solo al comando, ma rappresenta una proposta collettiva, che parte da una città intera che ha voglia di ritornare grande e di riscattare la sua società civile - afferma Ciaramella -. Pompei è un’icona nel mondo ma troppo spesso i suoi stessi figli hanno difficoltà a sentirla propria: un trend che Di Casola è sicuramente in grado di invertire”.

La serata si chiude, infine, con il tanto atteso intervento del candidato sindaco Domenico Di Casola: “Avete conosciuto ancora meglio stasera i nostri giovanissimi candidati. Sto parlando di giovani preparati che credono nelle grandi sfide della città di Pompei. Questo è il nostro valore aggiunto. Questa è una coalizione che è nata dalla grande voglia di rinnovamento e di rinascita, e questa numerosissima presenza stasera lo dimostra fino in fondo. Con noi c’è la migliore Pompei, quella che vuole vincere e che sta da questa parte con amore e coraggio. Nella nostra coalizione ci sono uomini liberi che in piena libertà hanno scelto di cambiare Pompei e questa stessa libertà non c’è tra i nostri avversari politici. La sola presenza di persone che oggi vivono in serie difficoltà a Pompei è la vergogna di chi ha avuto responsabilità di governo nella nostra città”.

Poi, l’intervento sul progetto Pompei Capitale Culturale: “A Londra qualche anno fa è stato istituito per sei mesi un museo archeologico con pochissimi reperti del nostro sito, ed in questi sei mesi ha avuto la presenza di milioni e milioni di visitatori, addirittura superiore a quello che è stato fatto a Pompei in un anno. Basti solo questo per far capire l’importanza di Pompei nel mondo. Ecco perché crediamo nel nostro progetto Pompei Capitale Culturale e abbiamo la responsabilità di portarlo avanti fino in fondo attraverso una seria programmazione e pianificazione, lavorando con le migliori risorse imprenditoriali ed intellettuali della città e se necessario chiamare anche risorse esterne per far crescere il turismo ed i nostri giovani. Solo con un team importante, a formazione mista di giovani e professionisti maturi e di alto livello, Pompei cresce e fa crescere anche i suoi giovani”.

Il candidato a sindaco ha voluto esprimere un pensiero anche nei confronti di quella parte di cittadini che per diverse ragioni non potranno partecipare al voto il prossimo 20 settembre: “Un saluto che rivolgo stasera non è solo ai giovani della città, ma anche a ragazzi, bambini ed anziani disabili che non potranno partecipare al voto, noi abbiamo la responsabilità ed il dovere di lavorare anche per tutti loro. Questa è la Pompei che vogliamo, una città inclusiva che non lascia nessuno indietro”.

Poi l’intervento si è spostato sulla questione dell’Hub Ferroviario: “Il progetto delle RFI ha importanti ricadute sul territorio, e presenta aspetti a dir poco problematici. Sono interventi con un impatto sul futuro della città, sulla sua economia e ritengo che queste responsabilità spettino ad una amministrazione legittimata dal voto popolare. Occorre un progetto con un impatto ambientale sostenibile, che realizzi davvero l'interconnessione delle reti ferroviarie (HUB) che è l'obiettivo dichiarato negli intenti del Ministro. Cosa che nel progetto RFI non si intravede. Quindi occorrerebbe spiegare cosa realizza il progetto RFI, oltre alla chiusura di via Plinio, l'esproprio di numerose e storiche attività, e l'apertura di un nuovo parcheggio in area agricola. Non si comprende questa accelerazione a poco più di un mese dall'insediamento di una amministrazione scelta dai cittadini di una progettazione urbanistica così complessa a fronte di un progetto da verificare e approfondire, nonché calato dall’alto. L'attuale progetto non è in linea con la città. Abbiamo bisogno di trasformare il centro della nostra città in un salotto. Anche le nostre periferie hanno bisogno di una politica in grado di rilanciarle, andando a creare infrastrutture di alto livello per formare un collegamento diretto tra il nostro sito archeologico e le nostre stesse periferie. Per questo abbiamo bisogno di chiedere aiuto al governo centrale ed alla Regione Campania, perché se si raggiungono alti e prestigiosi livelli per Pompei vuol dire che ne gioverebbe anche tutto il comprensorio e tutta la regione Campania. Con noi si parla di centralità del Consiglio comunale come massima istituzione cittadina. Per noi il sindaco ha un solo padrone: la città di Pompei. Chi scappa dal confronto e dalla discussione in Consiglio comunale, come recentemente capitato, evidentemente ha due padroni. Noi rappresentiamo il futuro. Noi siamo già il futuro, perché non è mai nata una coalizione con uno spirito costituente. Quando ci sono crisi istituzionali come questa alla quale, poi, si aggiunge quella sanitaria ci sono persone per bene che hanno voluto mettere da parte gli steccati ideologici ed unirsi per un unico grande progetto per la città”.