A cura della Redazione

Allagamenti, fogne, sversamenti. Sono alcuni degli argomenti affrontati questa mattina in un incontro tra Comune, Gori, responsabili dell’ex Arcadis e la Regione, rappresentata dall'onorevole Mario Casillo, per fare un punto sui lavori della rete fognaria e i collettori del fiume Sarno. Una riunione informale con sopralluoghi e una riunione interlocutoria che ha visto protagonisti il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, il consigliere comunale Peppe La Marca, l’assessore Raffaella Di Martino, l’onorevole Mario Casillo, l’ingegnere della Gori, Andrea Palomba e l’ingegnere Mario Gaeta, ex Arcadis e attuale funzionario della Regione.

I sopralluoghi hanno interessato la zona di Fontanelle, via Molinelle e l'area nel comune di Scafati dove il canale San Tommaso si immette nel Marna.

In cima alle discussioni, le iniziative propedeutiche alla realizzazione della rete fognaria in via vecchia Fontanella. Lavori che dovrebbero iniziare nel giro di non più di 4 mesi e che forniranno, finalmente, al quartiere periferico la rete fognaria, risolvendo così anche il problema degli allagamenti che da anni attanaglia l'intera zona.

Per arginare la stessa problematica legata agli allagamenti che si verificano dopo le forti piogge, è stato effettuato un sopralluogo anche in via Molinelle. Le opere da effettuare in quest'area sono di una portata inferiore e prevedono tempi di risoluzione molto più veloci. Sarà possibile, infatti, risolvere l’annosa questione a stretto giro attraverso pochi e semplici lavori evitando, quindi, l’allagamento che interessa il primo tratto di via Molinelle a partire già da quest'inverno.

È stato, infine, effettuato un sopralluogo nell’area ricadente nel comune di Scafati dove il canale San Tommaso si immette nel Canale Marna. Il Rio San Tommaso è “responsabile” di una fetta significativa dell'inquinamento del Fiume Sarno. Da esso provengono i forti e insopportabili miasmi che si avvertono nei dintorni del Canale Marna. A cavallo tra 4 comuni, nel San Tommaso, approdano le acque reflue prodotte da quasi 100mila persone trasformandola in una vera e propria fogna a cielo aperto. Comune e Regione, di concerto con i tecnici Gori ed ex Arcardis hanno stabilito di “collettare” l’intero corso del Rio nell’impianto di sollevamento e nel depuratore di Scafati, evitando così che questo vada a convogliare nel Marna producendo le insostenibili esalazioni. È stato infatti verificato che prima dell'immissione del San Tommaso, le acque del Marna sono cristalline e presentano una flora e una fauna in buone condizioni. Anche questa operazione troverà una rapida applicazione apportando un duplice effetto positivo: l'eliminazione dei miasmi e il mancato sbocco a mare dei liquami di circa 100mila persone. Soddisfazione è stata espressa sia dal sindaco del comune di Pompei, Carmine Lo Sapio che dall’onorevole Mario Casillo che, assieme, continueranno a monitorare l'avanzamento dei lavori, imponendo agli stessi tempi certi e celerità di attuazione.