A cura della Redazione

I Comitati “No sottopassi” di Pompei ancora una volta contro l’amministrazione di Pompei. La critica investe il Piano Urbanistico Comunale e “le modalità con cui viene gestito il delicato e strategico sviluppo del Puc, che fa completamente ingoiare alla città il progetto EAV, i suoi pericolosi sottopassi, le sue assurde opere interrate e la colata di asfalto e cemento dove oggi c’è verde e agricoltura”. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso dai Comitati.

“Ormai non si può negare l’evidenza – recita la nota -. L’amministrazione comunale è allergica al confronto. E non solo sul progetto EAV! L’ultima prova è costituita dalle modalità con cui vediamo gestito il delicato e strategico sviluppo del Piano Urbanistico Comunale, che fa completamente ingoiare alla città il progetto EAV, i suoi pericolosi sottopassi, le sue assurde opere interrate e la colata di asfalto e cemento dove oggi c’è verde e agricoltura.

Altre amministrazioni comunali stilano un calendario di eventi pubblici nei quali la cittadinanza, le organizzazioni sociali, culturali, economico-professionali, sindacali e ambientalistiche sono efficacemente coinvolte per contribuire al Puc. A Pompei no. A Pompei, intanto si dà notizia del via alla fase di consultazione dai social comunali e non tra gli avvisi pubblici del sito ufficiale del Comune.

All’Albo Pretorio del Comune, infatti, non è al momento data alcuna pubblicità della procedura adottata per la partecipazione della cittadinanza nei processi di pianificazione. A Pompei, l’amministrazione richiede che i contributi siano forniti attraverso la compilazione di un questionario da consegnare al Protocollo Generale a mano, per posta o tramite posta elettronica certificata. Modo, anche innovativo, per evitare non solo il confronto, ma per poter snobbare qualsiasi velleità dei cittadini di far sentire la propria voce e di dire anche i propri NO. Non abbiamo la palla di cristallo, ma già prevediamo che, come per le osservazioni al progetto EAV presentate a novembre 2020 e a febbraio 2021, come per qualsiasi altra PEC inviata per accedere agli atti o per chiedere un confronto ad assessori e consiglieri di maggioranza, qualsiasi cosa metteremo nero su bianco sarà bellamente ignorata.

Peggio dell’allergia al confronto ci sono le inadeguate forme di pubblicità messe in campo. Chi, come e quando spiegherà alla cittadinanza i numerosi, complessi e articolati elaborati che ci sono stati dati in visione? Come si può pensare che un qualunque cittadino farsi un’idea del progetto urbanistico della nostra amministrazione, solo guardando gli elaborati presentati? Cosa avete in serbo per noi, dopo l’obbrobrio dei sottopassi? Ce lo spiegherà mai qualcuno con chiarezza e trasparenza? Il PUC - conclude il comunicato - rappresenta il futuro della nostra amata città e, come cittadini, abbiamo il diritto di partecipare con consapevolezza ed efficacia alla sua costruzione”.