A cura della Redazione

Ordine di custodia cautelare per madre e figlio: la prima ai domiciliari, il secondo in carcere, anche se al momento risulta irreperibile.

I due, entrambi stabiesi, sono gravemente indiziati di concorso tra loro dei reati di usura e tentata estorsione ai danni dell’ex fidanzato della figlia della donna arrestata, e il figlio deve rispondere anche di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e tentato omicidio nei confronti del fratello della persona offesa.  

Il tutto ha avuto inizio il 12 dicembre scorso, quando gli agenti del Commissariato di Pompei dovettero intervenire in via Casone, nella città mariana, dove era stata segnalata l’esplosione di colpi di arma da fuoco. La vittima riferiva di essere stato aggredito dall’ex suocera e dall’ex cognato il quale, armato di una mazza di baseball, lo aveva colpito alla mano destra ed aveva infranto il vetro della sua auto. Nel contempo, la donna aveva tentato di investirlo alla guida dell’auto con la quale si era recata sul posto.

La vittima era riuscito a disarmare il suo aggressore e a mettere in fuga madre e figlio. Sul luogo dei fatti, gli agenti contattavano il fratello della vittima, il quale raccontò che, mentre rientrava a casa, alcune decine di minuti dopo l’aggressione che aveva subito suo fratello, si era imbattuto nell’ex cognato di quest’ultimo, il quale, dopo essersi allontanato in sella ad uno scooter, era ritornato sul posto armato di pistola e gli avrebbe sparato contro alcuni colpi di pistola, nessuno dei quali – fortunatamente – lo avrebbe colpito, essendosi egli stesso prontamente riparato dietro ad un’auto in sosta, il cui portellone posteriore presentava un foro di ingresso di proiettile.

Sul posto gli agenti di Polizia sequestravano la mazza di baseball utilizzata per l’aggressione nonché un bossolo ed un’ogiva calibro 7,65, mentre la vittima a causa dell’aggressione era costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Nocera.

Le indagini successive da parte degli agenti, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, evidenziavano che l’aggressione aveva una motivazione puramente economica, in quanto gli aggressori pretendevano che la vittima, a fronte di un prestito di 1.000 euro, di cui 800 euro già restituiti, versasse loro la somma di 2.200 euro, con un tasso di interesse del 120%.

La donna è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari, mentre il figlio è tutt’ora attivamente ricercato.