Il dato più positivo degli ultimi 18 anni. Gli Scavi di Oplonti a Torre Annunziata segnano il record di visitatori nel 2017: 55.784, numero mai riscontrato dal 2000, con un incremento di 1.381 unità rispetto al 2016. Il punto massimo si è registrato ad aprile, con 11.850 biglietti staccati nel sito di via Sepolcri. Un crescendo di appeal per la Villa di Poppea, l'unica aperta al pubblico del complesso archeologico patrimonio Unesco: nel 2000 i visitatori furono poco più di 38mila.

A questi si aggiungono i circa 50mila visitatori che, dal 10 marzo 2016, giorno dell'apertura della mostra a Palazzo Criscuolo sui reperti delle Ville A e B, hanno frequentato l'esposizione. 

Dati indubbiamente buoni che testimoniano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, le potenzialità turistiche della città che, tuttavia, spesso non vengono sfruttate a pieno a causa di un deficit comunicazionale-promozionale, e dei servizi, latente, che porta il sito di Oplonti ad essere poco conosciuto nel circuito turistico internazionale che privilegia, invece, le più famose Pompei ed Ercolano. 

A guidare la classifica dei siti vesuviani più visitati nel 2017 sono ovviamente gli Scavi di Pompei, che nell'anno appena trascorso sfondano il tetto delle 3 milioni e 400mila presenze, piazzandosi al secondo posto tra i luoghi di cultura più frequentati in Italia, dopo il Colosseo di Roma. Straordinaria performance anche quella di Ercolano con oltre 485mila ingressi (487.540). Il complesso archeologico dell'antica Stabia fa registrare, invece, un forte calo rispetto al 2016 (51.884 presenze a fronte delle 60.239 del 2016). Cresce anche l'interesse per l'Antiquarium di Boscoreale, con circa mille visite in più rispetto all'anno precedente (9.959/8.965).

In totale, sono oltre 4 milioni i turisti che nel 2017 hanno scelto i siti archeologici vesuviani.

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