A cura di Anna Casale

Lo scrittore in "Inventario di un cuore in allarme", edito da Einaudi, racconta la sua ipocondria in maniera onesta ed ironica. “Relazionarsi” con l’ipocondria è tutt’altro che facile. Un libro in cui leggere di cancro, morte e malattie incurabili ti porta a “ridere di gusto”. Lorenzo Marone racconta le sue esperienze, tra episodi tragicomici, momenti di riflessione, curiosità scientifiche, mediche e di cronaca.

Un romanzo autobiografico, alquanto singolare, Marone parla di sé, si denuda davanti a noi lettori e ci confessa le sue debolezze e le sue paure: perché, “se è vero che di fronte alle nostre angosce siamo soli, è vero anche che confessarle può aiutare a tenerle sotto controllo”.

"Inventario di un cuore in allarme", uno scritto in cui non vi è la presenza di un personaggio ma della Persona. Marone si descrive come un ipocondriaco serio ma estremamente curioso: uno che è convinto di essere malato sempre, che “intercetta” un suo amico medico, in vacanza nella penisola sorrentina, e lo raggiunge per rendere tangibile ciò che la sua mente ha già elaborato, una diagnosi certa ed inevitabile, un cancro, inesistente.

Ciò da cui un lettore “sano” viene colpito è come nella quotidianità di un fobico, tante cose, anche minime, assumano una difficoltà rilevante. Un libro sull’ipocondria in cui fobie e malattie, tutte, non mancano, né mancano i farmaci, gli omeopatici e naturalmente i dottori. Il dermatologo con i suoi melanomi e come riconoscerli. Il gastroenterologo, zio dello scrittore, grazie al quale si è concesso “due gastroscopie ed una colonscopia.” E lo psicanalista che suggerisce allo scrittore un esercizio per liberarlo dalle sue ansie: non parlare della propria ipocondria per una settimana, con nessuno. Un tentativo, effetto placebo, che costa moltissima fatica all'ipocondriaco, rendendo la nostra lettura colma di scene esilaranti.

Un’enumerazione delle sue fobie in cui ognuno di noi può riconoscere un pezzo di sé ed ammettere che in fin dei conti sono le imperfezioni a renderci incomparabili.

Lorenzo Marone, prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura ha esercitato per diversi anni la professione di avvocato. Ha pubblicato “La tentazione di essere felici”, Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè Corretto - Città di Cave 2016, che ha ispirato un film, “La tenerezza” di Gianni Amelio; “La tristezza ha il sonno leggero”, Premio Como 2016, da cui è stato tratto il film omonimo per la regia di Marco Mario De Notaris; “Magari domani resto”, Premio Selezione Bancarella 2017; “Un ragazzo normale”, Premio Siani 2018; “Tutto sarà perfetto” e “Cara Napoli”. Ha una rubrica “I Granelli”, su “la Repubblica di Napoli”; collabora con “il venerdí” di “Repubblica” e con “tuttolibri” de “la Stampa”. I suoi lavori sono tradotti in sedici Paesi.

La presentazione del libro “Inventario di un cuore in allarme” si inserisce nella rassegna “Risvegli Letterari” a cura della libreria “Libertà”.