A cura della Redazione
Il Muro che non divide Abbiamo anche noi il nostro Muro. Non dividerà, ma unirà, non dovrà evocare quello del Pianto, neppure per semplice assonanza. Diventerà, anzi lo è già diventato, la nostra, la vostra tribuna. L’accesso è liberissimo, come si conviene alla Rete, la più democratica delle invenzioni, com’è stata definita. Basta entrare nel sito www.torresette.it per rendersene conto: cliccando su Dite la vostra potrete esprimere liberamente osservazioni, proteste, ma anche suggerimenti per uscire finalmente dalla palude. Questo Muro virtuale sul quale apporre i vostri messaggi è la nuova proposta che parte da Torresette, sempre più luogo d’incontro per chiunque ami questa città, anche se vive lontano. Magari con la segreta speranza di poterci tornare, ritrovandola trasformata, finalmente in meglio. E’ il tema dominante delle prime giornate vissute dalla nuova comunità che spontaneamente s’è formata; la voglia di sentirsi ancora a casa la cogli in piccole sfumature, anche quando il tono si fa duro e la disponibilità a capire l’incomprensibile si riduce ai minimi termini. E’ la versione moderna delle Lettere al Direttore che una volta rappresentavano il pubblico confessionale dei giornali. Ora il linguaggio è più diretto, soprattutto immediato e più spontaneo. Risparmiateci l’accusa di ottimismo a oltranza, non riusciamo a non esserlo, ottimisti. Anche leggendo l’ultima provocazione: il consigliere comunale che s’è messo in vendita su E-Bay, altro luogo virtuale, per ridare dignità a Torre. Non entro nel merito della storia, non conosco neppure benissimo le motivazioni che hanno ispirato il gesto, ma nell’offerta, Mimmo De Vito elenca tutti i primati di Torre Annunziata, compreso quello di aver ospitato corride o tauromachie se preferite la versione più colta. Dev’essere rimasta nei nostri geni l’amore per le battaglie impossibili, come quelle del toro con il torero. Solo un’illusione che i due siano alla pari, in soccorso dell’uomo arrivano sempre i suoi amici: avete mai visto altri tori che soccorrono il malcapitato infilzato dalle lame? Ecco, noi siamo più vicini al toro che al torero. Però ancora non ci arrendiamo: la schiena rigata dalle ferite, ma resistiamo. Chi sa fino a quando. Aggrappiamoci al Muro, qualcuno prima o poi leggerà e capirà che tradire le attese non si può. E non dite che è solo inguaribile ottimismo. MASSIMO CORCIONE DIRETTORE SKY SPORT