A cura della Redazione
Caro comandante, così non va! Caro Comandante Visone, scusi l’intrusione, ma vorrei sollecitare un suo intervento nel processo popolare che sul Muro di TorreSette quotidianamente viene istruito contro il Corpo da Lei diretto. Tanto per sgombrare subito il campo da possibili interpretazioni fuorvianti, credo che Lei occupi uno dei posti meno invidiabili in una città come Torre Annunziata. Capo dei Vigili Urbani, ovvero: responsabile dell’ordine nel regno del disordine. Quando Lei si insediò, dispensò briciole di speranza e i primi giorni avallarono quella sensazione: la presenza sul territorio nelle ore più caotiche rappresentò una piacevole novità per chi ancora si ostina a ipotizzare un futuro normale per questa terra. In fondo - si pensò - serviva solo un motivatore che restituisse l’entusiasmo perduto al piccolo e un po’ invecchiato esercito dei caschi bianchi. Nel calcio si parla spesso di attaccamento alla maglia: ecco, quello che nel tempo s’era dissolto era questo sentimento di appartenenza a un gruppo che vale e che merita rispetto. Il modo peggiore per perderlo del tutto, il rispetto. Ricordo di aver raccolto una volta lo sfogo del suo predecessore: mi aveva colpito il senso di impotenza davanti a chi considerava i vigili più un nemico da fregare che un alleato da aiutare. Un declino che si consumava nell’indifferenza generale, anche e soprattutto da parte di coloro che avrebbero dovuto supportare il loro lavoro. Il Suo arrivo, colonnello Visone, sembrò un elemento di rottura con il passato, il salto indispensabile per garantire la svolta. Ora anche quella piacevole sensazione pare svanita: il termometro della situazione lo offrono i messaggi dei cittadini, troppo univoci per essere considerati poco attendibili. E questo calo di fiducia è una sconfitta per tutti. Il livello di esasperazione della gente comune ha toccato punte impensabili, invocare posti di blocco per arginare l’invasione dei motorini è davvero l’ultimo stadio di chi non ne può più. Che cosa sia successo dopo quei primi giorni di luce, nessuno lo sa, Lei è l’unico in grado di spiegare se è davvero una missione impossibile portare l’ordine nelle strade di Torre. Tutti riconoscono che debbano essere concesse tutte le attenuanti: l’età media troppo alta, le incombenze d’ufficio imposte dalla legge, anche la collaborazione scarsa o nulla che spesso i suoi incontrano sulla via. Ma non bastano a giustificare una situazione molto più che critica. Ci aiuti a capire, solo così potrà trovare qualcuno disposto ad aiutarLa. Una sola affermazione non vorremmo mai sentir pronunciare a un comandante: “Ma chi me lo ha fatto fare?” Sarebbe la vittoria definitiva del disordine. MASSIMO CORCIONE DIRETTORE SKY SPORT