A cura della Redazione
Il Pd di Torre Annunziata replica al manifesto di Orgoglio e Dignità, apparso alcuni giorni fa, nel quale il movimento civico accusa il sindaco Giosuè Starita di aver tradito la volontà degli elettori in seguito al cambio della maggioranza che lo sostiene. In una nota, il segretario cittadino dei Democratici, Ciro Passeggia, scrive che «la scelta del sindaco Starita di aderire al Pd ha avuto come naturale e, per certi versi, fisiologica conseguenza una diversa collocazione del Pd. Questo cambiamento, tuttavia, si è realizzato perché si sono determinati alcuni presupposti condivisi dallattuale maggioranza: lindisponibilità del Pd a qualsiasi alleanza o intesa (politica, elettorale, amministrativa o istituzionale) con Centro Democratico; la necessità di un radicale cambiamento delle scelte da compiere e della cultura politica che le ispirava (necessità condivisa dallintera attuale maggioranza).
Oggi appare abbastanza singolare - spiega Passeggia - che il movimento Orgoglio e Dignità invochi categorie cavalleresche attaccando il sindaco. Solo per amore della verità è bene ricordare che Orgoglio e Dignità in due incontri ufficiali - promossi da Centro Comune allincirca un anno fa - ha proposto al Pd (che ritenne di respingere quella ipotesi) di entrare a fare parte di una nuova maggioranza che fosse basata sullesclusione di Centro Democratico. La mutevolezza delle convinzioni è un tratto dei nostri tempi - prosegue il segretario - ma forse sarebbe più prudente non giudicare negativamente quelle stesse azioni che chi esprime tali valutazioni ha precedentemente indicato come perseguibili.
Infine, prendiamo atto della severa autocritica espressa in ordine ai risultati dellazione amministrativa precedente ma questa è la principale ragione per la quale il Pd ha deciso di farsi carico di un nuovo impegno ed è, peraltro, il motivo fondamentale per il quale Starita, a cui va la nostra piena solidarietà, ha deciso di aprire la nuova fase, facendo positivamente a meno di taluni raggruppamenti politici», conclude la nota.