A cura della Redazione

Dal 2 ottobre in Italia è partita la somministrazione del vaccino antinfluenzale per la stagione 2023-2024.  

Gli esperti hanno realizzato un approfondimento per rispondere alle domande ai dubbi più comuni legati ai vaccini contro l'influenza stagionale.

CHE COS'E' IL VACCINO ANTINFLUENZALE

È un vaccino che protegge dai quattro virus influenzali (due di tipo A e due di tipo B) che si ritiene saranno i più diffusi nella prossima stagione invernale. La maggior parte dei vaccini antinfluenzali sono somministrati con una iniezione, di solito nel braccio, ma ne esiste anche uno in spray nasale. La loro composizione è stata aggiornata per la stagione influenzale 2023-2024, identificando da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità quale è l’attuale circolazione dei ceppi influenzali nell’altro emisfero, dove è inverno quando nel nostro è estate. 

PER CHI E’ RACCOMANDATO IL VACCINO ANTINFLUENZALE?

La Circolare del Ministero della Salute raccomanda di effettuare la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti nella fascia di età 6 mesi-6 anni, alle persone di età maggiore o uguale a 6 anni e minore di 65 anni con malattie croniche. Per le persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti, alle persone oltre 65 anni, alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”, ai familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio, a coloro che svolgono professioni sanitarie e al personale delle Forze dell’Ordine. A tutte queste persone viene offerto gratuitamente.

QUANTE DOSI DI VACCINO INFLUENZALE VANNO FATTE?

Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, ma non i bambini. I bambini fino a 10 anni mai vaccinati in precedenza devono effettuare due dosi, a distanza di almeno quattro settimane l’uno dall’altro.  

LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE E RACCOMANADATA IN GRAVIDANZA?

La vaccinazione riduce di circa la metà il rischio di infezione respiratoria acuta associata all'influenza nelle donne in gravidanza, aiuta a proteggerle sia durante che dopo la gravidanza e protegge i loro bambini nei primi mesi di vita. 

Diversi studi hanno infatti dimostrato che, oltre a proteggere le donne incinte dall'influenza, il vaccino antinfluenzale somministrato durante la gravidanza aiuta a proteggere il bambino dall'influenza per diversi mesi dopo la nascita, quando i bambini sono troppo piccoli per essere vaccinati.  

QUALI SONO GLI EFFETTI COLLATERALI CHE POTREBBERO VERIFICARSI?

Gli effetti collaterali più comuni del vaccino antinfluenzale includono dolore, arrossamento e/o gonfiore nel punto in cui è stato somministrato, mal di testa (lieve), febbre, nausea, dolori muscolari e stanchezza.  Il vaccino antinfluenzale, come altre iniezioni, può occasionalmente causare svenimenti. Per questo è opportuno che il paziente sia seduto o disteso, in ogni caso in una situazione di riposo. 

PERCHE’ ALCUNE PERSONE VACCINATE CONTRO L’INFLUENZA MANIFESTANO LO STESSO SINTOMI INFLUENZALI?

Ci sono diversi motivi per cui una persona può manifestare sintomi influenzali anche dopo essere stata vaccinata contro l'influenza. L'efficacia di questi vaccini è varia e una persona può essere vaccinata ma ammalarsi comunque di influenza: tuttavia la vaccinazione antinfluenzale riduce la gravità della malattia nelle persone che si ammalano comunque.