Due nuove ricerche hanno ribadito l’importanza del consumo quotidiano di mandorle per la salute dell’intestino e del cuore, sottolineando il loro ruolo nell’asse intestino-cuore.
Il primo studio, promosso dall’Almond Board of California, ha evidenziato che le mandorle agiscono come alimento prebiotico: favoriscono l’equilibrio del microbiota intestinale e aumentano la presenza di batteri “buoni” come Bifidobacterium, Lactobacillus e Roseburia. Grazie a fibre, polifenoli e carboidrati non digeribili, stimolano anche la produzione di acidi grassi a catena corta (Scfa), utili per proteggere le pareti intestinali, ridurre l’infiammazione e sostenere il metabolismo.
Il secondo studio ha esaminato il legame tra intestino e salute cardiovascolare. È emerso che il consumo regolare di mandorle può contribuire a ridurre il colesterolo LDL e la pressione arteriosa, migliorando al tempo stesso il microbioma intestinale e aumentando la produzione di butirrato, un composto benefico con effetto antinfiammatorio.
Gli esperti sottolineano che ulteriori ricerche aiuteranno a definire quantità e durata ideali del consumo, ma le evidenze sono già significative.
A confermare l’importanza delle mandorle arriva anche il parere del nutrizionista Giampietro Michelangelo, che ricorda come le società scientifiche internazionali e la stessa piramide mediterranea della Sinu raccomandino la frutta secca nella dieta quotidiana.
Una porzione di 30 grammi di mandorle apporta:
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6 g di proteine
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4 g di fibre
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13 g di grassi insaturi
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solo 1 g di grassi saturi
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vitamina E, polifenoli, potassio e magnesio
Ottime come spuntino o per arricchire yogurt, cereali, insalate e primi piatti, le mandorle si confermano un alimento semplice ma prezioso per il benessere generale.