A cura di AdnKronos

Camminare fa bene. Camminare velocemente, ancora meglio. La classica passeggiata può aiutare, ma gli effetti positivi sono ridotti rispetto ad una sessione di 'fast walking' che quotidianamente richiede un impegno limitato e garantisce risultati rilevanti, a giudicare dallo studio coordinato dal professor Wei Zheng, direttore del Vanderbilt Epidemiology Center, e pubblicato sull'American Journal of Preventative Medicine.

Quanto bisogna camminare in una settimana?

Il menù ideale comprende 150 minuti di attività moderata nell'arco di una settimana per ottenere benefici tangibili in relazione alla propria salute. Si tratta, in sostanza, di camminare per 2 ore e mezza nell'arco di 7 giorni. Il dato viene fuori dall'analisi di dati relativi a 85mila persone, interpellate tra il 2002 e il 2009 sulle proprie attività fisiche, il tempo mediamente dedicato agli allenamenti, la velocità di camminata e le condizioni generali di salute.

L'analisi dei risultati, cominciata nel 2023, ha portato ad un verdetto non proprio sorprendente: camminare velocemente può produrre maggiori benefici rispetto ad una sessione di 'walking' lento.

Occhio al cronometro

Zheng, coadiuvato in particolare dalla professoressa Anne Potter Wilson, ha indicato il 'numero' ideale: per vedere risultati positivi, è necessario camminare velocemente almeno 15 minuti al giorno.

In media, i soggetti che camminano velocemente per un quarto d'ora al giorno vedono ridurre del 20% il rischio di morte prematura rispetto al 4% che caratterizza chi cammina lentamente anche per 3 ore al giorno.