A cura della Redazione

Ora che la pizza è un bene dell’umanità (grazie al riconoscimento Unesco), impegno e passione devono arrivare fino alle... stelle. Vale anche per la promozione. Ma alla fine le emozioni di una bella serata in pizzeria si esaltano sempre nel gusto dei piatti serviti a tavola e delle rispettive bevande abbinate.

E’ il caso della serata al W.I.P. (Work in Progress) di Nocera Inferiore del duo Domenico Fortino e Lorenzo Oliva, che in collaborazione con Angela Merolla hanno etichettato la cena “Canzoni da Gustare”. Sugli scudi la qualità dei prodotti naturali. In primis le farine nel tipo “naturale”, “semintegrale” ed “amaranto” spiegate professionalmente dal nutrizionista Rosario Calvanese. Che cosa sarebbe, alla fine, la pizza senza il pomodoro? Nel nostro caso sale in cattedra il San Marzano.

La marcia in più dell’oro rosso l’ha spiegata egregiamente il patron dell’azienda Solania, Giuseppe Napoletano, che ha raccontato anche il pregio del terzo d.o.p. salernitano (insieme al cipollotto e al San Marzano). Vale a dire l’olio ricavato dagli uliveti delle colline del Salernitano. La tenuta Celentano rientra nella produzione di questa eccellenza campana. La qualità degli elementi di base è essenziale. Ancora di più il mestiere del pizzaiolo: vero protagonista Unesco. Nel nostro caso il team W.I.P. (Aniello Eulogio e Riccardo Faiella) si affiancano gli chef Alfonso Rega e Carmine Di Dato.

I quattro “maestri del gusto” hanno proposto una cena mista tra pizze e piatti della tradizione partenopea ispirate a cinque canzoni. Ognuna delle quali ha ispirato una pietanza di “Canzoni da Gustare”. Alle canzoni  ‘A città ‘e Pullicenella, ‘O sole mio, Fatte ‘na pizza, Don Raffaè, sono state abbinate il tortino di melenzane e ricotta seguito da un coulis di pomodoro San Marzano abbinato alla Falanghina brut spumantizzata “Bomba d’Amore” delle Cantine Annarumma di Boscoreale. Successivamente è arrivato a tavola lo scarpariello. Al momento clou della serata è stato fatto onore alla Pizza Margherita (la regina delle pizze) con pomodoro San Marzano Solania e Fior d’Agerola. Impasto farina Tipo 0 naturale al 100% (Molino Braga) con maturazione del lievito per 12 ore. E’ arrivato, poi, il momento della pizza al pomodoro giallo Solaria, pesto alla trapanese, culatello di Venticano, noci e squacquerone. L’impasto era di farina semintegrale di Tipo 1 Petra 3 (Molino Quaglia).

Conclusione con focaccia con datterino Solania, ragù di braciola e scaglie di Provolone del Monaco, con impasto farina Tipo 1 più farina di amaranto (Molino Braga). Riguardo alle bevande, dopo la “bomba d’amore”, al tortino di melenzane è stata abbinata sempre ai piatti e alle pizze la birra italiana artigianale Fravort Fresh Beer. Il titolare del gruppo Perrella ha personalmente spiegato l’abbinamento ad una birra a bassa fermentazione. Il finale di focaccia, datterino e ragù di braciole e Provolone del Monaco è stato però celebrato con birra artigianale Fravort Triple Speciale ad alta fermentazione.

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