A cura della Redazione

Dopo una scrupolosa attività d’indagine, gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Acerra, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal  G.I.P.,  nei confronti di un 43enne, resosi responsabile di reato di stalking nei confronti della sua ex compagna e già destinatario di un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

Da circa un mese a questa parte una donna, ex compagna dell'uomo tratto in arresto, si era più volte recata negli uffici del Commissariato di Acerra, poiché temeva per la propria incolumità a causa dei continui tentativi, anche minacciosi, di riavvicinarla, posti in essere dal 43enne nel tentativo di riallacciare la loro relazione. La donna, da quando decideva di fare cessare la relazione, veniva sopraffatta dalla classica condotta di stalking, poiché l’uomo iniziava a contattarla telefonicamente, chiedendole di poter rientrare in casa e, ai rifiuti della donna, perseverava nel suo comportamento, avvicinando l’abitazione della donna senza successo, accentuando la sua aggressività e diventando minaccioso, suonando insistentemente il citofono.  

A tutto ciò si aggiungevano continui ed incessanti messaggi, telefonate, tentativi di avvicinamento alla vittima con ogni pretesto, nonché “abbordaggi” delle amicizie della donna al fine di avere notizie sui suoi spostamenti. Di fronte a tale ricostruzionem il Commissariato richiedeva alla locale Procura di valutare la richiesta di idonea misura cautelare a carico dello stalker. La Procura ha dunque richiesto la misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, ed eseguita il 10 marzo scorso, sotto forma di divieto di avvicinamento.  

Ma l’uomo, non pago, già la notte stessa tornava presso la casa della vittima, che nuovamente allertava la Polizia. A quel punto è stato richiesto un immediato aggravamento della misura di custodia a carico del soggetto, misura che anche in questo caso nel giro di poche ore veniva condivisa dalla locale Procura e contestualmente richiesta ed emessa dal locale GIP, nonché eseguita dai poliziotti di Acerra.

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