A cura della Redazione
Un percorso archeologico nella futura cittadella commerciale di via Settetermini. Una idea originale ed affascinante che rilancia l’offerta culturale in una zona molto vicina al museo Antiquarium di Boscoreale, e agli scavi archeologici di Pompei. Questa la decisione assunta dalla Soprintendenza, per permettere la ripresa dei lavori nella zona dell’ex Aquila prefabbricati, lavori interrotti proprio a causa del ritrovamento. Le ruspe nell’area dell’ex fabbrica oplontina, sono infatti ferme da tempo. Trovata la soluzione per sbloccare la situazione. Nel progetto della cittadella sono previsti servizi e infrastrutture. In una vasta area all’esterno del parco commerciale saranno ricavati parcheggi e aiuole, con panchine e parco giochi per il relax. Proprio in uno di questi spazi troveranno posto le anfore, i vasi e gli oggetti personali di epoca romana, venuti alla luce durante i lavori per la costruzione della cittadella commerciale. I preziosi reperti che secondo i primi rilievi sarebbero appartenuti a persone sfuggite alla tremenda eruzione del Vesuvio del 79 d.C., saranno custoditi in appositi spazi che i clienti del centro commerciale potranno visitare. Una sorta di offerta culturale in uno spazio commerciale: «Si tratta - dice il direttore degli scavi archeologici di Oplonti Lorenzo Fergola - di reperti importantissimi che dovranno necessariamente essere valorizzati. Lasciarli al proprio destino, dopo il ritrovamento, sarebbe stato davvero un peccato. Ecco perché - continua - si è deciso di creare questa sorta di percorso, in maniera tale da permettere ai cittadini di ammirare la bellezza di questi reperti. Ci metteremo al lavoro per custodirli in maniera adeguata». Ma come sono arrivati quei reperti in quella zona? Fergola prova a fornire una spiegazione: «Evidentemente - dice il direttore - in quel luogo poteva trovarsi qualche abitazione. Non dimentichiamo che a pochi metri dal ritrovamento, ci sono gli scavi di Pompei». Il direttore annuncia anche novità sui reperti chiusi nel magazzino di via Sepolcri. Reperti che non possono essere esposti per mancanza di spazi idonei: «La situazione - riprende Fergola - potrebbe sbloccarsi e potrebbero esserci presto delle novità. Il nuovo ingresso che si sta costruendo negli scavi, nella zona dell’ex mulino, darà la possibilità di esporre gran parte dei reperti attualmente conservati nel magazzino degli scavi di Oplonti». «Un’operazione - dice il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita - che arricchisce di fatto l’offerta culturale della nostra città. Il rilancio del turismo del resto - continua il sindaco - è uno dei principali obiettivi di questa amministrazione. Una iniziativa che però non va di pari passo con quella degli scavi di Oplonti». MAURIZIO SANNINO (Dal settimanale TorreSette del 6 novembre 2009)