A cura della Redazione

La decisione dell’Unesco di inserire la Cucina Italiana tra i Patrimoni Immateriali dell’Umanità segna un momento storico per l’Italia. Il riconoscimento celebra una tradizione che da secoli unisce territori, comunità e generazioni, valorizzando la capacità del nostro Paese di trasformare ingredienti semplici in un linguaggio universale di sapori, identità e creatività.

Il risultato arriva grazie anche al lavoro del governo, in particolare dei ministri Francesco Lollobrigida e Alessandro Giuli, che hanno sostenuto con forza la candidatura. «È un successo che rafforza il Made in Italy e offre nuove opportunità di crescita per i territori», ha dichiarato il deputato Marco Cerreto.

Soddisfazione anche dal mondo agroalimentare: il portavoce della Consulta Nazionale Agricoltura e Turismo, Rosario Lopa, ha sottolineato il contributo decisivo delle filiere campane di pasta, olio e pomodoro e l’importanza di continuare a promuovere iniziative e sinergie per valorizzare il patrimonio gastronomico nazionale.

La Cucina Italiana, ricorda Lopa, non è solo nutrizione ma anche cultura, socialità e tutela della biodiversità, radicata in pratiche tradizionali che uniscono pesca, agricoltura e convivialità mediterranea.