A cura della Redazione
Entro un mese il Piano per il Sud sarà presentato in versione ufficiale. In questo tempo occorre dialogare con gli enti locali e con le istituzioni e le parti sociali per modificare i contenuti in un confronto costruttivo teso alla risoluzione dei problemi anziché alla sterile contrapposizione teorica". Così il ministro per i rapporti con le regioni Raffaele Fitto conclude il dibattito sul Piano per il Sud promosso ieri dalla Fondazione Mezzogiorno Europa presso le sede della Camera di Commercio di Napoli. Fitto tiene anche a chiarire che "Il federalismo non è contro il Sud: basta leggere i contenuti della legge delega e del decreto". Insomma il Piano è un cantiere aperto. All´incontro, organizzato dall´associazione presieduta da Andrea Geremicca, intervengono oltre al ministro Fitto Adriano Giannola, presidente dello Svimez (forndazione sviluppo per il Mezzogiorno), Massimo Marrelli, rettore dell´Università Federico II, Umberto Ranieri, responsabile per il sud del Pd e Maurizio Maddaloni presidente della Camera di Commercio. Le misure in cantiere • 21 miliardi in tre anni • Fondi europei concentrati su poche grandi opere • Niente Irap per nuove Pmi • Zone franche urbane per promuovere l´occupazione • Piano di infrastrutture (completamento della Salerno-Reggio Calabria, piano esecutivo per il Ponte sullo stretto di Messina, strada telesina) • Piano di sviluppo per le ferrovie • Lotta alla criminalità