A cura della Redazione
Che i tempi della giustizia in Italia siano lunghi è un dato risaputo. Ma che occorresse aspettare più di ventidue anni per una sentenza, questo ha dell´incredibile. La storia è quella di una anziana donna di Torre Annunziata, 89 anni, che nel 1985 aveva avviato un giudizio dinanzi alla Corte dei Conti di Roma per il riconoscimento di una pensione di reversibilità. Assistita dagli avvocati Aldo Avvisati e Marialuisa Faraone Mennella dello studio legale AFM, la donna ha avuto notizia che il giudizio era stato incardinato dalla magistratura contabile della sezione giurisdizionale della Campania solo nel 2008, ovvero ventitrè anni dopo. Finalmente, dopo tutto questo tempo, l´89enne ha visto riconoscersi nel giugno 2009 le somme disposte dalla Corte di Appello. Tuttavia, il Ministero dell´Economia e delle Finanze non ha pagato, costringendo l´anziana ad attivare un ulteriore giudizio cosiddetto di esecuzione, impiegando altri due anni dal pronuciamento della Corte. Si giunge così ad oggi, con il riconoscimento di una somma di 16 mila euro a titolo di risarcimento per l´attesa. Meglio tardi che mai...