A cura della Redazione
Ai referendum 27 milioni di Italiani, e tra essi 2 milioni e 400mila cittadini campani, hanno votato per l’acqua bene comune e per uscire dalle logiche di mercato. Una scelta chiara che avrebbe dovuto mettere fine nel nostro territorio alla disastrosa gestione di Gori SpA. Ad oggi, invece, il profitto non è stato eliminato dalle tariffe idriche e viene ostacolata in tutti i modi la ripubblicizzazione del servizio idrico, in Ato3 Sarnese-Vesuviano come nel resto d’Italia. Per bloccare tariffe insostenibili, i Comitati riuniti nella Rete civica Ato3, insieme a Federconsumatori e Comune di Visciano, hanno presentato ricorso al Tar Campania per l’annullamento degli illegittimi aumenti del 20%, votati dall’assemblea dei sindaci il 2 agosto scorso sulla base di un Piano d’ambito vecchio di 12 anni e senza avere nemmeno la maggioranza qualificata prevista dallo statuto. Mercoledì 4 aprile la prima sezione del Tar dibatterà sul ricorso in udienza pubblica, i Comitati saranno presenti per chiedere giustizia, pieno rispetto delle leggi e della volontà popolare. Fermiamo insieme questo insopportabile scempio. Ulteriori e ancora più pesanti aumenti rischiano di arrivare nei prossimi mesi, con l’obiettivo di salvare il colabrodo Gori SpA dal fallimento. Mobilitiamoci dappertutto in difesa dei referendum, per ottenere subito una gestione interamente pubblica e trasparente dell’acqua, un servizio efficiente e di qualità con tariffe eque per tutti. Appuntamento con il presidio per mercoledì 4 aprile, alle ore 10, in piazza Municipio, dinanzia all´ingresso della sede del Tar Campania. COMUNICATO