A cura della Redazione
Tutti gli uomini sono fratelli. Se uno soffre e non fai il possibile per alleviare il suo dolore, sei colpevole. Al di lá dei legami di sangue, al di là di ogni affinitá di razza, c´è un sentimento di solidarietà umana che deve legare tutti gli uomini e per il quale devono sentirsi, come effettivamente sono, protagonisti di comuni vicende e partecipi di uno stesso destino. Infierire contro un altro uomo, o anche restare indifferente di fronte al suo dolore, significa tradire questo sentimento di umana solidarietá. Tutti nasciamo nello stesso modo, tutti abbiamo una medesima conformazione fisica; tutti mangiamo, dormiamo, respiriamo; tutti amiamo, soffriamo, gioiamo, ed infine la morte ci respinge tutti in un comune mistero. Perciò queste innegabili uguaglianze dovrebbero legarci in un vingolo di umana solidarietá che avrebbe mille forme e mille modi per manifestarsi. Non "homo homini lupus", ma "homo homini frater", che questa è, forse, la più soave parola che che sia detta da labbra umane. In questo mondo tanto grande e infinitamente piccolo, noi siamo povere cose "che passano come le ore", dice Epicuro. Siamo sottili ombre piú evanescenti di un sogno. Prenderci per mano, sorriderci, consolarci, dovrebbe essere spontaneo, e al tempo stesso logico. E poiché – innegabilmente – il dolore é realtá e sentimento ineliminabile della vita umana, dobbiamo sentirci fratelli con tutti, e specialmente con coloro che soffrono... Dare a ciascuno tutto il proprio appoggio spirituale e materiale deve essere non solo un dovere, ma anche una gioia. Comportandosi sempre cosí, elevando questa idea a massima della nostra esistenza, vedremo che nei più tristi momenti della nostra vita ci sarà sempre una mano pronta a soccorrerci. Auguri di Buona Pasqua! Oscar Guidone Presidente Associazione Torresi nel Mondo