A cura della Redazione
La nuova giunta Starita-bis che si appresta a nascere, non annovera al suo interno personalità politiche che in passato hanno già ricoperto il ruolo di assessore con l´attuale primo cittadino. Tra questi c´è Giuseppe Raiola, che replica al sindaco circa presunte dichiarazioni di Starita relative alla mancata riconferma del medico. «Sono stato personalmente contattato dal sindaco Starita che mi ha voluto in Giunta nel settembre del 2011 a valle di una rivoluzione amministrativa che portò me ed altri consiglieri fuori dal Partito Democratico, per continuare a sostenerlo in una dura battaglia politico-amministrativa - scrive Raiola in una nota -. In quel momento per me iniziava una sfida che è approdata alla formazione di una lista civica “Progressisti e Democratici” con valori e comportamenti improntati ad una vera e propria forza politica di Centro-Sinistra con la quale abbiamo sostenuto Giosuè Starita anche in dura battaglia elettorale. Grazie al mio personale apporto la lista è riuscita ad eleggere due consiglieri comunali con circa 500 preferenze sul mio nome ed una promozione di fatto a continuare il percorso amministrativo iniziato. La mia ambizione è stata, quindi, quella di continuare il lavoro iniziato e l’ho fatto consapevole dell’approvazione dell’elettorato - prosegue -. Il sindaco Starita in quelle fasi non mi ha mai avvertito personalmente dei rischi derivanti dalle mie dimissioni e d’altronde, finora, ho accettato con disciplina le tortuose peripezie che l’Amministrazione ha affrontato, compresa la cosiddetta giunta tecnica. Sono certo, purtroppo, che questo modus operandi che il sindaco sta trasmettendo alla città, allontana sempre di più le energie positive dall´impegno politico e sociale. Si tratta di un esempio negativo soprattutto verso le nuove generazioni a vantaggio dii un fariseismo mascherato da un falso pseudo impegno politico. Infine voglio esprimere gratitudine nei confronti dei Progressisti e Democratici che finora hanno anteposto i valori della stima, del rispetto e della correttezza a quelli dell’ambizione personale», ha concluso Raiola.