A cura della Redazione

"Chi deve buttare giù il ponte, chi deve presentare il progetto, chi lo deve ricostruire e pagare il conto al momento è Società Autostrade". A sostenere questa tesi, il commissario per l'emergenza Giovanni Toti. "Siamo uno Stato di diritto - prosegue - il nostro interlocutore per la ricostruzione è la concessionaria Autostradale che auspico tenderà a coinvolgere imprese specializzate che godano della fiducia dei cittadini. Entro fine settimana ci dovrà presentare il piano di abbattimento e ricostruzione: entro giovedì sera, al massimo venerdì mattina. Il concessionario ci ha fatto sapere che rispetterà i tempi".

Diversa però la posizione del vicepremier Luigi Di Maio: "Di Autostrade non ci si può fidare - attacca -. A rifare il ponte dovrà essere per me un'azienda di Stato. Fincantieri è un'eccellenza mondiale, possono realizzare il ponte in meno di un anno e lo faranno nel cantiere di Genova così da portare anche lavoro e lustro alla città e ai genovesi che si stanno già rimettendo in piedi ma hanno bisogno di tutto il nostro supporto. Il fatto che sia Fincantieri, con Cassa Depositi e Prestiti, a occuparsi della ricostruzione permetterà allo Stato di avere un controllo molto forte su tutto il processo". 

"Toti vuol far ricostruire il ponte Morandi ad Autostrade? Lo dica alle famiglie delle vittime. A rifare il ponte dovrà essere un'azienda di Stato", dice ancora un tweet di Di Maio, replicando alle parole del governatore della Liguria. "Non si onora la memoria delle vittime ritardando la ricostruzione del ponte. Dal Governo mi aspetto fatti, non parole, men che meno polemiche", è la controreplica di Toti. "C'è chi parla troppo, fa poco, e mistifica la realtà. Il ministro Luigi Di Maio - puntualizza ancora Toti - sa bene che al di là delle chiacchiere quel ponte è ancora oggi nella concessione di Autostrade. Quindi è Autostrade che deve pagare la ricostruzione e presentare un piano lavori. Che poi lo possa fare Fincantieri o un'altra azienda di Stato, già abbiamo detto di essere tutti d'accordo. Quindi: Autostrade dia l'incarico di costruire il ponte ad un'azienda pubblica".

Toti in conferenza stampa era intervenuto anche sulla questione della Gronda. "Siccome siamo a legislazione vigente - ha detto ancora Toti - il piano di costruzione della Gronda autostradale di Genova Ponente da parte di Società Autostrade resta quello previsto prima del crollo del ponte Morandi. Quando qualche provvedimento avente forza di legge lo metterà in discussione, ne discuteremo".

"A oggi - ha detto ancora Toti - in base alla legge Società Autostrade dovrebbe inaugurare i cantieri della Gronda di Genova Ponente, un raddoppio dell'A10 proprio nel tratto interessato dal crollo del ponte Morandi, entro fine 2018. Sui giornali ho visto cambiare molti scenari, dal punto di vista della legislazione non ho visto cambiare alcuno scenario, quindi mi risulta difficile pensare che qualcosa sia cambiato. La Gronda - ha concluso il governatore - è un progetto autorizzato, al momento si va avanti come prima, io auspicherei che si accelerasse con i cantieri".