Si sarebbe affrontata anche la possibilità di snellire fin da subito la manovra, nel vertice di governo di ieri sera a Palazzo Chigi che ha visto presenti oltre al premier Giuseppe Conte, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e i ministri Giovanni Tria e Danilo Toninelli.
Ma a tarda sera Salvini frena. "La bocciatura dell'Ue è pressoché certa ma reddito di cittadinanza e quota 100 non cambiano", sottolinea il leader della Lega dopo aver cenato con il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio.
Due i temi principali affrontati nel vertice di Palazzo Chigi: come reagire alla bocciatura da parte dell'Ue e il tema del condono edilizio per i residenti di Ischia come misura post-sisma. E sul tavolo, caldeggiata da Tria, si sarebbe ripresentata la possibilità di "snellire" fin da subito il testo, senza eliminare le principali misure, ma scrivendole in modo tale da ridurne l'impatto sul tetto deficit/Pil.
Due le modalità per attuare le correzione al fotofinish: ridurre la platea di provvedimenti come quota 100 e reddito di cittadinanza o rinviare il "calcio di inizio" delle due misure.
Poi una cena a base di tagliatelle, lunga oltre un'ora e mezza per schiarire le nubi che, in questi giorni, hanno avvolto l'alleanza di governo. L'incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, con il premier Giuseppe Conte a fare mai come in quest'occasione da mediatore, serve a risolvere, almeno in parte, i nodi rimasti sul tavolo di M5S-Lega dopo aver trovato l'accordo sul dl fisco. Ma, a piombare sulla cena è anche la "certa" - come ammette lo stesso Salvini - bocciatura dell'Ue della manovra.