A cura della Redazione

Varato un primo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina. Ieri si sono riuniti i membri del G7 (Italia, Giappone, Canada, Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti) insieme alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen e al presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel.

Cinque gli ambiti su cui andranno ad impattare le restrizioni: bancario-societario, energetico, trasporti aerei, tecnologie, persone fisiche.

Ecco quanto previsto: sanzioni finanziarie mirate al 70% del mercato bancario russo e alle principali società statali, anche quelle del settore della Difesa; settore energetico («un'area economica chiave che avvantaggia soprattutto lo Stato russo», ha spiegato Von Der Leyen) con il divieto di esportazione dei prodotti petroliferi, rendendo impossibile per la Russia approvvigionare le sue raffinerie; divieto di vendita di aeromobili e attrezzature alle compagnie aeree russe; limitazione di accesso alla Russia alle tecnologie cruciali, come semiconduttori o software all'avanguardia; diplomatici, staff, e uomini d'affari non avranno più un accesso privilegiato all'Unione Europea, in sostanza non verranno concessi i visti.

«Questi eventi - ha scritto la Von Der Leyen - segnano l'inizio di una nuova era. Putin sta cercando di soggiogare un Paese europeo amico. Sta cercando di ridisegnare la mappa dell'Europa con la forza. Deve e fallirà».

Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy scrive su Twitter: «Non tutte le possibilità di sanzioni sono state ancora esaurite. La pressione sulla Russia deve aumentare. L'ho ribadito a Ursula von der Leyen. Sono grato alla Presidente per la sua decisione sull'assistenza finanziaria aggiuntiva».